Castelletto pini corso Firenze genovaGenova – Residenti di corso Firenze preoccupati, a Castelletto, per una serie di cartelli con il logo di Aster che preannunciano “interventi” che dovrebbero essere realizzati nella giornata di domani, mercoledì 19 marzo.
I cartelli non hanno indicazioni sul tipo di intervento che verrà realizzato ma la parte a mare della strada presenta evidenti problemi con le radici di diversi pini secolari e alcuni alberi sono cresciuti con una inclinazione – spesso tipica del tipo di albero – che per alcuni potrebbe essere fonte di pericolo.
I cartelli, insomma, potrebbero essere un preannuncio di abbattimenti e associazioni e comitati, appoggiati dai residenti, si mobilitano per la possibile “strage” di piante che ormai fanno parte del paesaggio e che non sembrano presentare alcun segno di malattia.
“Siamo preoccupati per quanto dichiarato dal sindaco facente funzioni – spiegano i residenti – perché ha di fatto chiarito che non ci saranno più tentennamenti e le piante che risultano fonte di possibile pericolo verranno abbattute senza se e senza ma. Noi chiediamo che vengano mostrate le perizie e le valutazioni e che venga dato il tempo di effettuare contro perizie con studi tecnici in grado di utilizzare macchinari che non risultano in possesso del Comune. Macchinari in grado di esaminare i tronchi internamente, di valutarne la resistenza e la salute e addirittura dare indicazioni per riportare un albero “sbilanciato” in asse. Senza quelle valutazioni gli abbattimenti sono pretestuosi”.
Il crollo della palma che ha travolto e ucciso una donna in piazza Paolo da Novi, alla Foce, potrebbe aver impresso alla macchina comunale una accelerazione sul piano degli abbattimenti. Accelerazione che non sembra convincere ambientalisti e associazioni di tutela del paesaggio.
“Se è vero che la palma era stata giudicata “non pericolosa” – spiegano gli ambientalisti – pensiamo si possano lecitamente avere delle perplessità sulle valutazioni e quindi, a maggior ragione, si chiede cautela e l’organizzazione di tavoli dove possono sedere i tecnici del Comune ma anche quelli che i Cittadini indicheranno. Il confronto tra esperti non potrà che far bene al processo decisionale”.
Sulla questione degli abbattimenti i genovesi, almeno sui social, sono divisi. C’è chi correttamente ricorda la tragedia di piazza Paolo da Novi e chi invece resta convinto che troppi alberi siano già stati abbattuti senza alcun riguardo per il paesaggio e la natura stessa dei pini che spesso crescono inclinati, storti e ricurvi, senza mai cadere.
“Temiamo un via libera incondizionato a tutti gli abbattimenti – spiegano ancora gli ambientalisti – con raffiche di alberi che cadranno sotto i colpi delle motoseghe nell’onda lunga di quanto avvenuto. Ma dovrebbe accadere proprio il contrario visto che la palma era attenzionata e sottoposta a controllo a settembre scorso. Se fosse stata giudicata pericolosa sarebbe stata abbattuta o comunque puntellata e messa in sicurezza. Noi intanto chiediamo massima trasparenza e risposte da chi da le verifiche: come vengono fatte? Con perizia visiva – legale ma non esaustiva – o con strumentazioni tecnologiche? Gli alberi sono patrimonio della città e ogni abbattimento deve essere motivato”.

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