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A Genova tornano le bici spericolate del downhill e tornano le polemiche

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Red Bull Cerro Abajo GenovaGenova si conferma unica tappa europea del circuito di downhill Cerro Abajo, con le bici “spericolate” a rotta di collo per scalinate e discese e tornano le polemiche per il blocchi e per il “cattivo esempio” per i giovani che potrebbero imitare i campioni che sfrecciano a bordo di biciclette super preparate e con allenamenti super.
Il ritorno della kermesse verrà presentato domani, nel salone di Rappresentanza del Comune di Genova ma già dall’annuncio si sono infiammate le polemiche e la discussione sull’evento che nella passata edizione aveva suscitato più di qualche mal di pancia tra i residenti delle zone interessate dal “circuito di gara” e che potranno spostarsi solo in determinati orari e sotto accompagnamento di personale addetto alla sicurezza della gara.
Inoltre infiammano nuovamente le polemiche di chi sostiene che far sfrecciare biciclette solo apparentemente “normali” per scalinate e crose genovesi ad oltre 80 km/h non è esattamente il tipo di messaggio che si vorrebbe per i giovani, sin troppo bravi a procurarsi occasione di pericolo e di incidenti da soli.
La notizia della sottoscrizione, domani, dell’accordo per l’organizzazione di altre edizioni della gara, non viene salutato da tutti con entusiasmo e c’è chi assicura che quest’anno il movimento “contro” si farà sentire e protesterà con maggior vigore.
Quello in arrivo a Genova è il circuito di downhill più selettivo e spettacolare al mondo. Secondo gli organizzatori “più di una gara di MTB in discesa, una sfida sportiva che ridefinisce i limiti, fisici e mentali”.
I migliori rider internazionali si confronteranno con tracciati mozzafiato “dalla montagna al mare” che verranno percorsi il più rapidamente possibile ma con una organizzazione che garantisce la sicurezza che di certo non può essere paragonabile alle bravate che ogni tanto vengono compiute da qualche emulatore.

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