Luni (La Spezia) – Il WWF organizza in collaborazione con il Parco del Magra e la Città di Luni, una visita alla Padule di Luni nella mattinata di oggi, sabato 24 maggio 2025.
La visita comprenderà una illustrazione da parte delle Guardie del WWF Italia di
questa bellissima zona umida, unica in tutta la Liguria e sarà in parallelo effettuata una raccolta rifiuti. La raccolta verrà effettuata da volontari che provengono da tutta la Liguria.
I partecipanti saranno accompagnati in questa giornata presso l’Oasi da rappresentanti del Comune di Luni,del Parco del Magra e carabinieri del Nucleo CITES di La Spezia che con molto impegno hanno operato nell’area della Padule di Luni.
Sarà l’occasione per riscoprire i benefici che un ambiente naturale integro e ben gestito esercita sulla nostra salute e ribadire l’importanza della difesa della biodiversità per noi e per le generazioni future.
Ogni anno WWF Italia festeggia le Giornate delle Oasi con una serie di eventi e quest’anno le Giornate delle Oasi si rinnovano con una speciale maratona di eventi per festeggiare la
biodiversità italiana, la più ricca d’Europa: la Primavera delle Oasi. Si svolge dal 21 aprile per 7 weekend fino al 5 giugno, Giornata Mondiale dell’Ambiente. Sono previsti eventi speciali per immergersi, a livello, nella Natura d’Italia e scoprirne la meraviglia e il valore per la nostra esistenza.
Il WWF Genova si occupa da anni della tutela di questa zona soggetta purtroppo ad
abbandoni di rifiuti, incendi dolosi, atti di bracconaggio, atti vandalici e tentativi di istituire nell’Oasi coltivazioni che andrebbero a distruggere questo particolare e prezioso habitat.
Appaiono chiari gli avvertimenti di coloro che non accettano l’istituzione dell’oasi di protezione della fauna selvatica. Un bene prezioso per l’ambiente naturale ma anche per il turismo che sempre più si orienta verso la scoperta di aree naturali sempre più rare.
L’oasi di protezione della fauna selvatica di Marinella nei comuni di Sarzana e Luni è stata
riconfermata, con ampliamento della Padule di Luni, dal Piano faunistico/Venatorio approvato dal consiglio regionale con delibera n. 7/2021. Si estende per ettari 309,41 e la padule rappresenta una limitata porzione dell’intera oasi.
Si tratta dell’ultimo residuo della Padule di Luni, sopravvissuta alla bonifica e alle trasformazioni causate da un’agricoltura semi/intensiva.
La padule di Luni è particolarmente importante per la fauna migratoria sia nel periodo di
migrazione autunnale che per lo svernamento e non solo; ospita anfibi, rettili ed insetti e una ricca vegetazione, insomma un vero e proprio puzzle di bellezza e biodiversità. Fa parte della rete natura 2000 e precisamente della ZCS zona conservazione speciale Piana della Magra IT 1345101.
La Padule di Luni è stata sottratta all’attività venatoria dal 2021 ma, la maggiore e grave minaccia per la conservazione di questa importante area è oggi rappresentata da un progetto di trasformazione dell’area umida in vigneto.
“Il nuovo proprietario – scrive il WWF – noto viticoltore della zona, nel 2023 ha fatto radere al suolo la maggior parte del canneto, operazione condotta con mezzi meccanici e senza alcuna autorizzazione da parte del Parco ed è stato fermato dai Carabinieri Forestali allertati da alcuni residenti. Il proprietario ha successivamente presentato un’istanza al parco per richiedere l’autorizzazione all’impianto del vigneto. L’Ente ha espresso parere negativo.