Chiavari – Un pezzo di cranio umano trascinato dalle onde sino sulla spiaggia. Macabro ritrovamento ieri pomeriggio su una spiaggia della cittadina del levante ligure ed indagini in corso con l’ipotesi che si tratti di parte del cadavere di Mahmoud Abdalla, il ragazzo ucciso a Sestri Ponente perché si era opposto allo sfruttamento come barbiere.
Sono stati alcuni bagnanti a segnalare la presenza del pezzo d’osso, chiaramente umano, trascinato dalle onde e semi nascosto tra le alghe. Un ritrovamento inquietante che è stato subito segnalato al numero di emergenza 112.
Le forze dell’ordine sono accorse sul posto insieme ad un medico legale che ha confermato che l’osso è umano ed hanno prelevato il reperto per poi consegnarlo all’obitorio per gli esami medico legali.
Secondo le prime ipotesi potrebbe trattarsi di parte della testa del povero ragazzo di origini egiziane massacrato nella notte tra il 23 e il 24 luglio del 2023 al termine di una violenta lite con i suoi datori di lavoro a Sestri Ponente.
Il ragazzo venne ucciso e il cadavere smembrato per poter essere trasportato dentro valige e trolley caricati su un Taxi e trasferiti a Chiavari e successivamente dispersi in mare.
Del povero ragazzo erano state recuperate quasi tutte le parti del corpo tranne la testa che non venne mai più rinvenuta. Per questo l’ipotesi più probabile è che si tratti proprio di quella parte mancante.
Per l’omicidio di Mahmoud Abdalla, che all’epoca dei fatti aveva 19 anni, sono stati condannati all’ergastolo i datori di lavoro, anch’essi cittadini egiziani.
La vicenda aveva suscitato grande clamore perché il ragazzo era stato ucciso per essersi ribellato allo sfruttamento di cui era vittima nel locale Barberia dove lavorava più ore del pattuito e dove, secondo quanto aveva raccontato ad amici, veniva pagato meno del dovuto.
Il ragazzo aveva minacciato una denuncia alle forze dell’ordine e i suoi datori di lavoro lo avevano attirato in una trappola, probabilmente promettendo denaro e poi lo avevano trucidato per poi cercare di nascondere le tracce.
Il ritrovamento di una mano su una spiaggia, a Chiavari, aveva dato il via alle indagini che avevano scoperto il terribile delitto.
Ora saranno gli esami del DNA a chiarire se il cranio ritrovato sia effettivamente quello del ragazzo.
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