Genova – La compagnia di navigazione Cosco non sbarcherà nel porto di Genova i container contenenti materiali bellici diretti in Israele. L’annuncio arriva direttamente dalla compagnia ed è stato rilanciato dal Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali, già impegnato da anni nel contrasto ai traffici di armi e materiale diretto a teatri di guerra e destinatari di una messaggio di incoraggiamento e ringraziamento anche da Papa Francesco.
Ai lavoratori portuali rivendicano la vittoria ed evidenziano che è bastato il solo annuncio di uno sciopero per convincere la compagnia di navigazione di evitare lo sbarco del materiale.
“Anche grazie anche al coordinamento internazionale dei porti – spiegano al collettivo – siamo riusciti a far sì che una compagnia marittima come la Cosco abbia rinunciato allo sbarco di questi tre container con dentro armamenti armamenti diretti a Israele su dei container della compagnia Evergreen. In queste settimane ci siamo mobilitati proprio per cnfrontarci su come contrastare di nuovo, con il coordinamento, quello che è un’ulteriore traffico di armi dirette e Israele”.
Il coordinamento sta funzionando soprattutto nell’area del Mediterraneo e ha fatto sì che i portuali del Pireo abbiano rinunciato a sbarcare questi container per poi segnalare ai gruppi collegati l’arrivo sul porto di La Spezia e sul porto di Genova di questa merce che potrebbe essere utilizzata per portare morte e distruzione a Gaza.
“Fin da subito – prosegue il collettivo – ci siamo mobilitati per capire appunto che come mobilitarci all’interno del terminal capire in quale terminal sarebbe attaccata a questa nave e abbiamo notato anche che successivamente ai porti liguri la nave avrebbe fatto tratta Marsiglia dove il mese scorso appunto si sono e ci siamo mobilitati assieme per poi andare a Valencia la notizia è una grande vittoria proprio perché è la prima volta che accade che una compagnia marittima di un peso come la conosco ci comunichi tramite una rivista shipping Italy che è anche una rivista molto importante di settore appunto la rinuncia di questo di questo carico quindi continueremo questo tipo di mobilitazioni a sostegno della popolazione palestinese per chiedere un cessate fuoco immediato e per chiedere che non ci siano più traffici di armamenti mi porti civili
(Foto di Archivio)