Genova – Allerta Arancione (massima) per temporali sino alle 15 e nessun particolare disagio per la Liguria e poi, mezz’ora dopo il passaggio alla Gialla, ecco il temporale più forte. Le polemiche si fanno sentire ma, per Arpal, “lo scampato pericolo non è un falso allarme” e con un post sui social spiega perché.
“Capiamo l’impressione odierna che qualcosa abbia stonato nell’allerta meteo per temporali – spiegano gli esperti di Arpal – con l’arancione non pioveva, con la gialla il diluvio”. Conoscere come funzionano questi fenomeni, però, aiuta a comprendere i meccanismi dell’allerta meteo e a evitare che tale sensazione si presenti di nuovo”.
Allerta temporali: cosa significa
“La sensazione di falso allarme vissuta questa mattina in Liguria – spiegano gli esperti – è in realtà uno scampato pericolo. I temporali, infatti, sono fenomeni molto localizzati: interessano aree di poche decine di chilometri quadrati e non tutta la zona in allerta. Sono eventi rapidi e intensi, caratterizzati da fulmini eaccompagnati da grandine e colpi di vento. La modellistica non può prevedere correttamente nello spazio-tempo il loro sviluppo, che può stravolgere completamente lo scenario atteso trasformando il rischio di piogge devastanti in una giornata quasi asciutta, e viceversa”.
Differenza tra Allerta Gialla e Allerta Arancione
La distinzione tra allerta gialla e arancione dipende soprattutto dal tempo di stazionamento del temporale forte.
“Con l’Allerta Gialla – proseguono ad Arpal – i fenomeni si spostano, le criticità (allagamenti della sede stradale, esondazioni di piccoli torrenti, oltre a grandine e colpi di vento) seguono le nubi in movimento.
Con l’allerta Arancione: il temporale forte può restare fermo sullo stesso territorio più ore, con rischi maggiori: allagamenti diffusi, frane, smottamenti ed esondazioni anche di torrenti medi”.
Perché oggi era arancione?
Secondo i previsori di Arpal “in atmosfera c’erano gli ingredienti per una “tempesta perfetta”: umidità in arrivo dall’ex Erin, correnti di libeccio e scirocco e la possibilità che si bloccassero per 6-8 ore sul centro della regione”.
Alcuni fattori hanno evitato lo scenario peggiore:
Ancora secondi Arpal “nella parte bassa dell’atmosfera il vento di Scirocco non è stato abbastanza intenso da attivare un’evaporazione efficace dal Tirreno”.
Il libeccio, più secco del previsto per una marcata componente desertica (testimoniato dalla presenza di polvere), al di sopra dei 3000 metri è stato così intenso da impedire “l’aggancio” con lo scirocco (che avrebbe prodotto l’organizzazione delle nubi temporalesche e la loro stazionarietà: di fatto, non si sono attivate sulla Liguria, ma sono state trascinate verso Piemonte, Lombardia, Francia e Svizzera.
La seconda fase
Dal pomeriggio l’ingresso di aria fredda a ponente ha “acceso” l’atmosfera, con precipitazioni temporalesche anche molto forti, partite da Savona e sospinte per tutto il centro levante.
“Rientrano nello scenario dell’allerta gialla – dichiarano all’Arpal – che dura fino alle sei di domani mattina. L’allerta non è mai “giusta o sbagliata”, ma uno strumento concreto di prevenzione. E quando capita come stamattina è uno scampato pericolo”.