Genova – Indagini in corso per ricostruire il terribile incidente in cui ha perso la vita un pedone, ieri sera, a Sampierdarena. Intorno alle 19 un grosso camion che percorreva corso Martinetti ha travolto ed ucciso una persona ed ha proseguito il suo percorso senza rendersi conto di avere il corpo senza vita ancora incastrato sotto il veicolo.
Una scena terribile cui avrebbero assistito diverse persone che avrebbero tentato inutilmente di fermare il mezzo.
La polizia locale ha bloccato il camion e il conducente, un 60enne, si è sentito male ma per l’uomo travolto ormai non c’era più nulla da fare.
Solo poche ore prima, a Savona, una ragazza di 22 anni era stata travolta ed uccisa da un altro camion.
Tragedie simili e che probabilmente hanno vicende simili e che riaprono il dibattito sul passaggio di mezzi pesanti in strade dove a malapena passano gli autoveicoli e dove gli attraversamenti sono poco illuminati e poco “rispettati”.
I dati Istat confermano che l’installazione di semafori intelligenti e telecamere non ha portato ad un calo degli incidenti e si torna a discutere della necessità che siano gli “esseri umani” a sorvegliare gli incroci più difficili e che siano gli agenti della polizia locale, il cui organico è stato aumentato considerevolmente negli ultimi anni, a tornare “per strada” per garantire la sicurezza dei cittadini e non solo per sanzionare chi non rispetta le regole del codice della strada.
Intanto procedono le indagini sul terribile incidente e il magistrato che segue il caso ha disposto il sequuestro del cellulare del conducente del camion per verificare se al momento del tragico investimento fosse “attivo” sui canali di comunicazione o sui social. Circostanze che aggraverebbero e non poco la sua posizione.
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