Milano come Genova ai tempi del G8 del luglio 2001. All’Expò come alle manifestazioni No Global del G8 i black block si infiltrano tra i manifestanti pacifici, si armano e colpiscono bruciando auto, distruggendo vetrine e provocando le forze dell’ordine con lanci di pietre e oggetti vari.
Quando polizia e carabinieri caricano si dileguano tra la folla, si cambiano d’abito e spariscono.
Gli scontri di piazza nella giornata inaugurale dell’Expò 2015 assomigliano in modo straordinario a quelli di Genova e oggi, come allora, le forze dell’ordine sono impreparate ad affrontare un fenomeno particolare che non ha nulla a che fare con le manifestazioni di piazza degli anni 60 e 70 dove i violenti potevano essere molti di più e difficilmente si nascondevano.
Oggi le tattiche sono diverse e l’obiettivo principale è proprio quello di far aggredire i manifestanti provocando chi dovrebbe tutelare l’ordine pubblico.
Anche oggi sono bastati pochi sciacalli, infiltrati senza alcun ostacolo anche se sono mesi che si parla di loro e della loro possibile presenza. Oggi come a Genova nel 2001, nessuno dei black block è stato fermato e una manifestazione nata per essere pacifica è stata caricata di negatività quasi se ne volesse screditare in partenza la capacità di esprimere un dissenso magari non condiviso ma certamente legittimo.