All’indomani della chisura dei Campionati Mondiali di Nuoto, disputati a Kazan, ecco la polemica. A scatenarla è il Setterosa, quello di Pierluigi Formiconi, quello che ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Obiettivo l’attuale tecnico Conti, che a seguito di una sua poco felice dichiarazione, ha scatenato la reazione delle campionesse olimpiche. Per dovere di cronaca, come è tradizione, il la Federnuto tace. Quasi volesse ignorare chi, in quindici anni, l’ha fregiata di medaglie di ogni tipo.
Questa la lettera che il Setterosa (l’unico degno di questo nome) ha inviato ai media
Complimenti Fabio e grazie per averci regalato grandi emozioni.
Guardando in TV e sapendo cosa accade durante queste grandi manifestazioni, si riesce a vedere anche oltre uno schermo.
GRAZIE RAGAZZE PER AVERCI FATTO RIVIVERE MOMENTI INDIMENTICABILI!
Scusate lo sfogo, non è rivolto a voi anzi a voi va detto due volte GRAZIE!
Purtroppo però le emozioni forti si sono trasformate in amarezza e incredulità nel sentire dichiarazioni fuori luogo e assurde del post gara.
Forse Fabio15 anni fa avresti dovuto seguire con più attenzione il movimento della pallanuoto femminile per poi poter rilasciare oggi i commenti azzardati che tutti abbiamo sentito.
La nostra squadra non ha lottato solo in vasca. E’ stata una preparazione costruita giorno dopo giorno per affermare un movimento che faticava a decollare e che ha permesso oggi alle tue ragazze di dedicarsi e concentrarsi unicamente agli allenamenti ( e credici non è poco!).
Quando abbiamo cominciato noi non si parlava nemmeno di tali possibilità.
Un vero tecnico ha il dovere di conoscere tutta la storia dello sport di cui si occupa e di sapere quando e soprattutto come mettere a confronto il passato e il presente.
La nostra squadra ha portato in alto la stessa bandiera…lo stesso inno…abbiamo indossato gli stessi colori e avevamo lo stesso orgoglio anche quando non salivamo sul podio….perchè anche noi non salivamo sul podio ( a volte).
Noi abbiamo dovuto competere contro la discriminazione e lo scetticismo e se oggi hai più voce in capitolo in Federazione lo devi anche a noi.
Se il Setterosa di 15 anni fa non avesse vinto praticamente TUTTO forse non si sarebbe creato quel movimento che oggi ti permette di attingere a un pool di grandi giocatrici. Le stesse che ieri si avvicinarono alla pallanuoto forse dopo aver visto le nostre lacrime di gioia in TV.
Il nostro pianto però era anche di rabbia, la marcia in più che ci permetteva di giocare contro tutto e tutti. Contro giocatrici fisicamente il doppio di noi che si allenavano il doppio di noi perché a noi veniva concesso poco spazio.
Squadre che conoscevano solo il pressing e non per questo “meno competitive” sicuramente però molto pesanti. Vogliamo anche parlare del campo e del pallone grande? Delle partenze in treno e dei raduni in luoghi sconosciuti? E tutto per guadagnare un posto non solo sul podio…un posto in vasca!
E’ partito tutto da qui Fabio, e se oggi le ragazze ricevono un premio uguale a quello dei maschi è perché abbiamo lottato anche per le pari opportunità. Non ci siamo mai preoccupate di essere “scomode”, noi volevamo esserci.
Tutto questo ci ha permesso di crescere, di avere una marcia in più per vincere. Quando la rabbia esplode, un vero atleta sa come trasformarla in vasca.
Questo forse tu non lo sai e non lo immagini nemmeno altrimenti non avresti fatto certe dichiarazioni.
Probabilmente senti di dover competere con noi visto che hai deciso di mettere a confronto due generazioni, purtroppo sono le persone come te che creano delle spaccature.
Peccato perché il vero lavoro è quello che si basa anche sulla continuità e sull’esperienza e non sulla polemica .
La nostra prima medaglia di bronzo al mondiale di Roma ce la siamo sudata fino all’ultimo e ti daremmo un consiglio se ci è concesso… vai a rivedere cosa accadde allora perché è importante. Ci hai dato la sensazione che tu la pallanuoto femminile non la seguissi con attenzione!
Per concludere resta anche l’amarezza per non aver sentito, durante le dediche per questa medaglia, nemmeno un pensiero rivolto alla nostra compagna di squadra Silvia Moriconi scomparsa da poco.
Se stai lì un pò lo devi anche a lei!
“Il Setterosa di 15 anni fa”
Lilli Allucci, Cristina Consoli, Cristiana Conti, Antonella Di Giacinto, Pierluigi Formiconi, Samuele Gay, Melania Greco, Stefania Lariucci, Giusi Malato, Martina Miceli, Maddalena Musumeci, Cinzia Ragusa, Paola Sabbatini, Monica Vaillant, Milena Virzì, Manuela Zanchi.