Genova – Raccogliere la spazzatura dalle spiagge e scaricarla davanti al Municipio, “colpevole” di non fare abbastanza per pretendere più controlli e la pulizia dell’arenile. E’ la proposta lanciata su Facebook da un gruppo di persone che da tempo lamentano sporcizia e incuria per le spiagge della delegazione.
“Ogni lunedì la storia si ripete – spiegano su Facebook – bidoni della spazzatura pieni all’inverosimile e già sovraccarichi al sabato sera e spiagge luride e ingombre di ogni genere di rifiuto. Durante il fine settimana la spiaggia di Voltri diventa terra di nessuno e la cosa sembra non interessare troppo ai nostri amministratori che abitano in altri quartieri ben più sorvegliati e puliti”.
Dopo l’ennesimo “lunedì nero”, con cataste di bottiglie di vetro gettate tra sabbia e pietrisco e resti di barbeque, proibiti ma che vengono organizzati in piena impunità, la popolazione torna ad infiammarsi e scatta la proposta: lunedì prossimo, se le condizioni della spiaggia saranno le stesse, i Voltresi raccoglieranno la rumenta e la scaricheranno davanti alla sede del Municipio.
“Abitano tutti altrove – spiegano arrabbiati i cittadini – e non gliene importa nulla di Voltri. Forse così si accorgeranno che abbiamo raggiunto il limite e non tollereremo oltre le disparità con le quali viene trattata, ad esempio, la delegazione di Pegli rispetto a quella di Voltri. I voti li hanno presi anche qui e pretendiamo che ci sia la stessa pulizia a Voltri come a Pegli e in tutto il Municipio. Non ci sono cittadini di serie A e di serie B”.
L’ipotesi di trasformare il colonnato sotto il palazzo del Municipio in un “isola ecologica” ha trovato favorevoli molti residenti di Voltri ormai stanchi del disinteresse delle istituzioni per i problemi lamentati da tempo.
“Aspettano la fine dell’estate per fare il solito blitz anti barbeque – sbottano i residenti – e per dare due o tre multe facendo vedere che fanno la “voce grossa”. Ma intanto è tutta l’estate che qui è terra di nessuno e tutti fanno quello che vogliono. Italiani come stranieri. Bande di incivili che calano come le cavallette con il fine settimana, accendono fuochi, bivaccano in tenda, comprano casse e casse di birra e poi fanno quel che vogliono notte e giorno. Il tutto senza che in zona si sia vista una divisa di qualunque colore. Ma ora basta, se non cambia qualcosa sarà protesta dura”.