Palmira (Siria) – Decapitato ed appeso ad una delle colonne delle rovine romane. Nuovo orribile delitto del fanatismo pseudo religioso dell’Isis che, a Palmira, ha trucidato Khaled Asaad, l’archeologo 82enne che aveva salvato decine di statue dalla distruzione del delirio del califfato nero.
L’uomo, per 50 anni responsabile del sito archeologico di Palmira, aveva cercato di salvaguardare l’enorme patrimonio storico del sito archeologico e, per questo, è stato giudicato colpevole di idolatria.
Secondo una ridicola interpretazione coranica, infatti, il divieto di rappresentare la divinità si estenderebbe anche alle civiltà precedenti. Una basfemia confutata dalle migliaia di reperti archeologici tuttora conservati in molti paesi islamici per migliaia di anni.
L’uomo è stato prima decapitato e il suo corpo orribilmente mutilato è stato appeso ad una delle colonne che voleva proteggere.
Il filmato dell’esecuzione è stato diffuso su Internet ma si è deciso di non renderlo pubblico per non alimentare il tam tam ideologico dell’Isis.