Atlanta – Dopo 70 anni una donna è stata giustiziata in Georgia. L’appello di papa Francesco non ha fermato il boia negli Stati Uniti e nonostante i tanti applausi ricevuti da Bergoglio al Congresso, la Corte Suprema non ha accolto i ricorsi presentati in estremis dagli avvocati di Kelly Renne Gissendaner.
La donna, 47 anni, è stata giustiziata con una iniezione letale. L’esecuzione, prevista per le 19 (l’una in Italia) nel carcere della Jackson County era stata ritardata da tre appelli presentati dai legali della donna, respinti dalla Corte
Suprema.
Kelly Renne Gissendanerè stata la prima donna condannata a morte nello stato di Georgia negli ultimi 70 anni. Era era accusata di aver progettato l’omicidio del marito, che fu assassinato dal suo amante, condannato all’ergastolo. L’uomo sarà liberato tra otto anni, dopo aver testimoniato contro la 47enne che si è sempre proclamata innocente.
Il Pontefice, con una lettera scritta dal nunzio Carlo Maria Viganò, aveva cercato di fermare l’niezione letale.
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