Genova – “Non mi ero accorto che fosse disabile e volevo solo scendere”. Si sarebbe giustificato così, quando i carabinieri lo hanno fermato e denunciato per lesioni aggravate, il 45enne di origini rumene che è indagato per l’aggressione ad un 26enne con Sindrome di Down. L’uomo avrebbe spinto il ragazzo per poter scendere dall’autobus della linea 20 e non si è accorto di averlo gettato a terra.
L’uomo è stato identificato grazie alla descrizione fornita da diversi passeggeri dell’autobus. Un vero e proprio identikit al quale si è aggiunta la descrizione particolareggiata di uno zainetto di colore giallo.
L’uomo lo portava con sè quando è stato fermato per un controllo in via Cornigliano e i testimoni lo hanno riconosciuto.
Sarebbe lui che, il 5 ottobre scorso, avrebbe colpito con una spallata il giovane disabile facendolo ruzzolare a terra. L’autista del mezzo aveva fermato l’autobus ed era intervenuta in suo soccorso nel disinteresse degli altri passeggeri.
Un episodio che ha fatto discutere molto e che ha avvilito la famiglia del ragazzo che non si spiega l’atteggiamento avuto verso una persona che certamente non dava fastidio e non ha certo provocato nessuno.
Il presunto responsabile rifiuta l’etichetta di violento e sostiene e di aver solo voluto scendere in fretta e che il ragazzo bloccava l’uscita.
Ma dal suo passato emergono alcuni episodi di violenza alla ex compagna ed alcuni precedenti per furto che certamente non depongono a suo favore.