Sanremo – C’era chi timbrava il cartellino e poi andava a fare escursioni in canoa, chi tornava a casa e persino chi segnava l’ingresso in ufficio e poi usciva per andare ad aprire il chiosco dei fiori intestato alla moglie.
Sono 43 le persone indagate a Sanremo con l’accusa di assenteismo ma il blitz della Guardia di Finanza compiuto oggi ha scoperto punte di assenze del 72% dell’intero organico.
Centinaia, probabilmente 200, su un totale di circa 300 impiegati, il numero delle persone coinvolte nelle indagini, dati che fanno pensare ad un sistema più che a casi sporadici ed isolati.
35 dipendenti del Comune di Sanremo sono stati messi agli arresti domiciliari mentre per altri 8 è scattato l’obbligo di firma ma con i documenti e le riprese video sequestrate oggi, si teme che il numero delle persone coinvolte nello scandalo possa crescere ancora.
Nelle immagini è immortalato persino un vigile urbano che arriva di corsa a timbrare il cartellino in mutande e canottiera ed una dipendente che segna la presenza e poi esce per tornare all’orario di chiusura degli uffici con le borse della spesa.
Per tutti l’accusa è di truffa ai danni dello Stato e se giudicati colpevoli dovranno risarcire il Comune.
Più difficile, per via di norme di protezione riservate ai dipendenti pubblici, che perdano il posto di lavoro.