Centinaia di genovesi sono scesi in strada questa sera per ricordare la deportazione degli ebrei del 3 novembre 1943: la marcia – organizzata dalla comunità di Sant’Egidio e dalla Comunità Ebraica – è partita da Galleria Mazzini per arrivare alla sinagoga di via Assarotti. Due luoghi non casuali: in Galleria Mazzini venne arrestato il rabbino capo che non aveva voluto allontanarsi dalla città mentre in via Assarotti furono catturati con uno stratagemma 261 ebrei deportati nei campi di concentramento (solo una ventina fece ritorno a casa).
Oggi Genova ha ricordato quella pagina triste della propria storia scandendo lo slogan “non c’è futuro senza memoria”: non a caso in piazza sono scesi anche decine di profughi, i nuovi bersagli dell’odio e della violenza.