Genova – Anche la seconda edizione di “Marassi pulita”, con i cittadini in strada per ripulire il quartiere da spazzatura ed erbacce, è stato un successo.
Diversi gruppi di residenti della zona hanno imbracciato scope e palette ed hanno ripulito vie e strade da rifiuti e spazzatura e hanno estirpato le erbacce dalle crose come via della Zebra.
L’entusiasmo era moltissimo e anche grazie al buon esempio di alcuni bambini che hanno partecipato all’iniziativa dimostrando un grande senso civico, l’iniziativa ha riscosso il plauso dei residenti di Marassi.
I cittadini di buona volontà, aderenti ad un gruppo civico e senza alcuna connotazione politica, hanno scelto liberamente di dedicare parte del proprio tempo libero al bene comune ed alla pulizia del quartiere in particolare.
Si sono ritrovati in piazza Galileo Ferraris e con scope e ramazze hanno ripulito la piazza antistante la scuola per poi dividersi in gruppetti per altri interventi “localizzati” negli angoli più dimenticati del quartiere.
In particolare i volontari di “Marassi pulita” rimesso in ordine via della Zebra, una stradina che si inerpica per la parte alta di Marassi partendo da corso Sardegna. Una scalinata completamente abbandonata dal Comune e da Amiu e dove le erbacce hanno preso il sopravvento da diverso tempo.
Una missione per il gruppo di Marassi pulita. I volontari hanno spazzato la strada, raccolto tutta la spazzatura abbandonata dai soliti invicili, raccolto le deiezioni canine dei padroni più maleducati e hanno soprattutto estirpato la jungla che è nata lungo la stradina.
Una jungla che cresce selvaggia in molte altre strade dimenticate dal Comune e da chi dovrebbe invece curarne la pulizia e la manutenzione.
L’iniziativa è stata dunque un successo e gli organizzatori stanno già pensando alla terza edizione. Per concretizzarla, però, chiedono in contributo di un numero sempre crescente di persone perchè più gente partecipa e maggiore è l’area che si può strappare al degrado.
Per questo, sulla pagina Facebook di Sei di Marassi se, è stato lanciato l’appello. Ora tocca ai residenti rispondere con entusiasmo.
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