Savona – Una condanna comune e fortissima per i fatti di Parigi. L’hanno espressa insieme, come non era mai accaduto, Cristiani, Ebrei e Musulmani di Savona.
I rappresentanti delle principali comunità religiose presenti a Savona hanno lanciato un preciso segnale di unità e di fratellanza in un momento delicato nel quale si rischia di fraintendere e di separare ciò che, invece, è unito in modo inesorabile nella volontà di Pace e di rispetto.
“Ci sentiamo in dovere di dare un segnale forte e condiviso alla luce dei gravissimi e inaccettabili fatti verificatisi l’altro ieri sera a Parigi – scrivono Giorgio Andronic, parroco della Chiesa Ortodossa Rumena di Savona,
Franco Becchino presidente del Consiglio della Chiesa Valdese Metodista di Savona, Vittorio Lupi, vescovo di Savona-Noli, Giuseppe Momigliano, rabbino Capo delle Comunità Ebraiche della Liguria e Zahoor Zargar presidente della Comunità Islamica della Liguria – Innanzitutto manifestiamo la nostra piena solidarietà a tutto il popolo francese per questo vile attacco e siamo vicini, con l’affetto e la preghiera, alle famiglie delle persone uccise e ferite. In secondo luogo, accomunati e non divisi dalla nostra fede, esprimiamo la più ferma condanna verso questi deprecabili e inumani atti di terrore. Chi uccide si macchia di un peccato gravissimo, chi per giunta sostiene di farlo “in nome di Dio” – a Parigi come in Siria, in Europa come in Africa, in Occidente come in Medio Oriente – a qualsiasi credo appartenga, commette una bestemmia atroce che non conosce giustificazione alcuna. Le radici della nostra fede comune sono basate sull’amore e sulla dignità dell’uomo – di ogni uomo a prescindere dal sesso, dall’etnia, dalla nazionalità o da quello in cui crede, o non crede – e non sull’odio e sulla violenza. Questo è il significato della nostra comune testimonianza che abbiamo voluto condividere in un momento così tragico. Un forte messaggio a tutti, credenti e non, di totale condanna per i gravi fatti di Parigi, ma soprattutto un forte messaggio di amore e di pace!”.