Genova – Ancora una condanna per gli agenti di polizia e per i funzionari che non impedirono le violenze alla scuola Diaz nel luglio 2001 quando il capoluogo ligure ospitò il G8.
Il Tribunale di Genova ha infatti condannato i responsabili dei pestaggi al pagamento di 110mila euro quale risarcimento morale e materiale per le violenze subite da Mark William Covell, il giornalista aggredito e colpito ripetutamente con manganelli e pugni dalle forze dell’ordine intervenute ufficialmente per bloccare un gruppo di black bloc. La vicenda era degenerata nel sangue al punto da far pronunciare le celebri parole di un funzionario di polizia che definì la scena “macelleria messicana” davanti ai giudici che lo interrogavano.
Inizialmente il risarcimento era stato quantificato il 350mila euro ma il giudice della Corte dei Conti ha accolto la tesi secondo cui non tutti i responsabili del pestaggio erano stati identificati e quindi il risarcimento non poteva essere imputato esclusivamente agli agenti ed ai funzionari indagati.
Il magistrato ha quindi ricalcolato la somma in 100mila euro per i danni fisici patiti e in 10mila euro per il danno morale che il giornalista avrebbe subito con l’arresto e l’incriminazione. Accuse poi decadute durante i processi del G8 di Genova.
Oltre al risarcimento del danno, la sentenza è importante perchè riconosce che alcuni funzionari di polizia hanno la responsabilità di non aver voluto o potuto vigilare sull’operato dei loro uomini e di non aver ipedito che si macchiassero di atti delittuosi.