Roma – Il Ministero della Salute invita ad evitare viaggi “non essenziali” nei paesi colpiti dal virus Zika. Nei prossimi giorni vedremo apparire negli aeroporti della penisola dei poster con le linee guida da adottare per le categorie più a rischio, ovvero le donne incinte, gli immunodepressi e i donatori di sangue, invitati ad astenersi dalla donazione per i 28 giorni successivi il rientro dalle zone interessate. L’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha al momento raccomandato la limitazione dei viaggi. Il Ministero italiano ha invece ritenuto opportuno “per estrema precauzione” invitare chi viaggia ad “adottare le misure di protezione individuale per prevenire le punture di zanzara”. La lista dei paesi “a rischio” comprende “paesi in cui sono in corso epidemie di virus Zika a rapida evoluzione” (Colombia, Brasile, Suriname, El Salvador, Guiana Francese, Honduras, Martinica, Messico, Panama, Venezuela) e “paesi in cui al momento vengono segnalati casi e trasmissione sporadica” (Barbados, Bolivia, Ecuador, Guadalupe, Guatemala, Guyana, Haiti, Porto Rico, Paraguay, Sant Martin).
L’epicentro del virus resta comunque il Brasile, dove si registra il più alto numero di casi. Il presidente Dilma Rousseff ha invitato alla mobilitazione nazionale per debellare le zanzare portatrici del virus, e ha invitato organizzazioni e sindacati a dare il proprio contributo. In un discorso alla nazione, Rousseff ha inoltre smentito le dichiarazioni del proprio ministro della sanità, secondo cui il paese starebbe “nettamente perdendo” nella lotta contro il virus. Una brutta tegola per il Brasile, alla presa con la crisi economica e l’organizzazione delle Olimpiadi di Rio de Janeiro in programma dal 5 al 21 agosto.