Savona – Continua a rappresentare una situazione “anomala” quella del carcere savonese Sant’Agostino, dove risultano operativi 40 agenti per un totale di 4 detenuti.
In diversi momenti della giornata, gli agenti penitenziari si trovano a presidiare una struttura carceraria pressoché vuota, che al massimo del suo affollamento conta 4 detenuti, con 10 agenti per ogni detenuto.
Solo la proporzione tra agenti e detenuti mette in luce una situazione in netta controtendenza con le più frequenti notizie di sovraffollamento all’interno delle carceri italiane.
Se poi si tiene conto che tutti e 4 i detenuti del carcere Sant’Agostino risultano soggetti all’articolo 21, che assicura ai detenuti la semi-libertà e che li obbliga semplicemente a dormire all’interno della casa circondariale, si può comprendere come il carcere accolga agenti e detenuti solo durante la notte.
La situazione appare quindi estremamente singolare e a preoccupare gli agenti è il loro futuro, nel quale potrebbero profilarsi diverse soluzioni lavorative alternative, come lavori in altre carceri italiane e liguri oppure all’interno delle procure della Repubblica.
Quello che appare evidente è che la situazione del carcere savonese necessita di una presa di coscienza del problema, con un possibile accorpamento della casa circondariale ad altre presenti sul territorio ligure, come quella di Cairo, e con il ricollocamento degli agenti penitenziari in servizio, il cui operato al Sant’Agostino appare quanto meno limitato.