Imperia – Trovano tre aragoste sotto misura pescate illecitamente e le liberano in mare. Il blitz in difesa della Natura non è stato organizzato da attivisti pro ambiente ma dagli uomini della Capitaneria di Porto di Imperia che, nel corso di un controllo di routine sul pescato hanno trovato alcuni esemplari di aragosta che non raggiungevano la taglia minima per la commercializzazione.
Avendo verificato che gli semplari erano ancora in ottimo stato e in salute, hanno deciso di liberarli in mare al più presto possibile.
I militari hanno quindi imbarcato le baby aragoste su un gommone e hanno raggiunto una zona di mare con fondale roccioso e le hanno liberate.
In questo modo i militari hanno certamente salvato le loro vite e hanno contribuito in modo diretto alla difesa dell’ambiente.
L’operazione non si è conclusa con la restituzione alla libertà degli animali. Gli uomini della Capitaneria hanno anche sanzionato il titolare del peschereccio che ha portato a riva gli esemplari invece di liberarli immediatamente come previsto dalle normative. La pesca delle aragoste, inoltre, è vietata in questo periodo e, in generale, dal 1 gennaio al 30 aprile di ogni anno.
Un esemplare di aragosta in fase giovanile, infatti, è commercialmente poco interessante mentre rimesso in libertà può crescere e raggiungere la soglia minima per la pesca ed inoltre può riprodursi per mantenere il ciclo vitale e indispensabile della vita del Mare.
Pescare pesce e crostacei sotto taglia è un errore “doppio” per chi vive della pesca e del mare.