Georgia (Stati Uniti) – Secondo quanto riportato dalla versione statunitense dell’Huffington Post, alcuni tra i big della Silicon Valley si sono incontrati con esponenti del partito repubblicano per discutere del fenomeno Donald Trump. L’incontro è avvenuto in una località della Georgia in occasione dell’American Entreprise Institute. Se qualcuno vi ha visto i potenziali germi di un’inedita “santa alleanza” contro il tycoon, i diretti interessati si sono limitati a definire l’incontro “un’occasione informale da parte di un gruppo di pensatori influenti di diversa formazione ideologica per discutere le sfide che gli Stati Uniti affrontano in economia, sicurezza e social welfare”. Tuttavia, secondo la testata di New York il cuore del dibattito è stata proprio un’analisi attenta del fenomeno Trump, in particolare su come possa aver ottenuto questo successo. L’ex boss di “The apprentice” è un nemico comune per la Silicon Valley e le élite conservatrici del partito repubblicano, che pure si collocano in genere su posizioni opposte. Alcune indiscrezioni parlano infatti di un botta e risposta avvenuto durante l’incontro tra il Ceo della Apple Tim Cook e il conservatore Tom Cottom sul caso Fbi-Apple. Oltre all’erede di Steve Jobs, presenti tra gli altri anche l’amministratore delegato di Google Larry Page, quello di Tesla Elon Musk. Sul fronte politico, le presenze più importanti sono state il capogruppo repubblicano al senato Mitch McConnell e il parlamentare Ben Sasse. Presente anche il politologo Karl Rove, autore dello studio su Trump. Secondo la sua analisi, la debolezza del candidato sta nel non essere ancora visto come una figura realmente presidenziale e nemmeno come un esempio positivo per i figli. Tuttavia, fino ad oggi sondaggi e studi non sono riusciti a interpretare nel modo giusto il fenomeno Trump, visto come poco più di un provocatore fino a pochi mesi fa e ora a un passo da conquistare la nomination per la Casa Bianca.