Roma – Scossoni, anche violenti, accompagnati da urla a bimbi tra i 12 ed i 24 mesi. Questo accadeva all’interno di un asilo nido comunale nella periferia nord occidentale di Roma.
Una educatrice è stata arraestata dai Carabinieri mentre altre due sono state sospese dall’incarico per maltrattamenti.
A coordinare le indagini sono state Vittoria Bonfanti e Maria Monteleone che si sono avvalse anche di intercettazioni ambientali e di telecamere che hanno permesso agli inquirenti di accertare che all’interno dell’edificio, nella sezione “Medi” i piccoli venivano sottoposti a maltrattamenti fisici e psicologici da parte di tre maestre.
I bambini venivano strattonati violentemente, trascinati di peso ed afferrati per un braccio per essere spostati da una parte all’altra dell’edificio. Durante i pasti, i piccoli alunni venivano forzati a mangiare, spesso, dopo il pasto, gli veniva tappata la bocca per evitare che vomitassero.
Quandi i piccoli disobbedivano alle educatrici venivano puniti con schiaffi, scossoni ed urla. Dalle immagini delle telecamere è emerso, inoltre, che i bambini spesso venivano messi nei passeggini e lasciati li per diverso tempo in modo da “controllarne la vivacità” o come punizione, lasciandoli in disparte all’interno dell’aula mentre gli altri svolgevano le normali attività.
C’è incredulità da parte dei colleghi delle donne che non hanno mai avuto il minimo sospetto né hanno mai sentito una lamentela da parte di un genitore.