Genova – Al padiglione B della Fiera che ospita il Gizmark c’è già fermento dalle 9 del mattino. Arrivato a frotte, i visitatori, chi con la borsa, chi con lo zaino. E’ una ghiotta occasione a cui un appassionato non si può sottrarre. Nella sua seconda giornata di apertura (chiuderà questa sera alle 18) il Gizmark –
Bringing back the wonder in tech, scopre le meraviglie della tecnologia. La manifestazione nata 35 anni orsono solo per soddisfare la sete del mercato radioamatoriale, si è evoluta prima nel Marc, adesso con questa fantasmagorica sequenza di allettanti novità di tutti i tipi e per tutte le tasche. Dai droni giocattolo, alle attrezzature per il fai da te, alle lampadine, ai vecchi 33 di vinile (spicca in uno stand “la Canzone di Marinella” di De Andrè), alla componentistica per computer. C’è perfino in vendita un mitico basso “Fender” con custodia. Per i centotrenta espositori non c’è dubbio che sia stato un successo: per i visitatori tutto sommato anche, considerando il bassissimo costo del biglietto (8 euro). Con questa rivoluzione, il MARC riacquista lo spirito innovatore e pionieristico che è stato parte fondamentale della sua identità.

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