Genova – “E’ inutile cercare di spiegare a chi non vuole né sentire né capire. Se è comprensibile l’opposizione pregiudiziale dei Cinque Stelle, che del predicare bene e razzolare male, talvolta malissimo, hanno fatto una filosofia di vita, risulta invece assolutamente incomprensibile l’atteggiamento del Pd, che rivendica nel suo dna una cultura di governo”. Lo ha detto il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, rispondendo alle polemiche dell’opposizione sui sottosegretari.
“Abbiamo spiegato e rispiegato l’esigenza di dotare la Regione di strumenti più efficaci di governo rasi al suolo dal Pd – ha continuato Toti – nella sua assurda quanto inutile rincorsa di un populismo che i liguri hanno ben compreso mandandoli a casa alle ultime elezioni. Troppo facile governare come hanno fatto loro con ben 13 assessori, di cui alcuni addirittura esterni, e quindi con costi aggiuntivi (tralasciando per buona creanza la fine che hanno fatto alcuni di questi), con amici e parenti sistemati nei posti chiave della pubblica amministrazione a discapito di capacità e competenza e a spese dei contribuenti liguri”. “Sarebbe bello – prosegue il governatore ligure – poter avere un confronto con un’opposizione serena e non pregiudiziale, capace di fare ammenda degli errori e degli sprechi passati, già puniti dagli elettori, e capace di contribuire a un percorso di rinnovamento della nostra regione, così come sarebbe bello confrontarsi con un Movimento Cinque Stelle che non sia moralista a intermittenza e che non valuti le nostre proposte solo sulla base di possibili scambi di propria convenienza. Purtroppo – conclude Toti – non è così, ma ormai ci siamo abituati. Andiamo avanti senza crucciarcene più di tanto”.