Genova – Un uomo di 34 anni, originario della Tunisia ma residente a Parigi, è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato di Genova dopo aver sottratto il bimbo, avuto con la ex moglie ed aver tentato di imbarcarsi per Tunisi proprio da Genova.
I due giovani, immigrati, erano sposati da circa un anno ed hanno avuto un bimbo di otto mesi, mentre un secondo è in arrivo. La relazione, dopo il trasferimento in Francia, non ha portato la serenità del caso.
Il 34enne, infatti, si è rivelato un uomo violento tanto da spingere la moglie, dopo l’ennesima aggressione, a denunciarlo.
La donna, insieme al piccolo, è stata collocata in una struttura protetta nei pressi di Parigi mentre le autorità francesi hanno arrestato il marito e ne hanno ritirato il passaporto.
Tuttavia il 34enne, per nulla rassegnato alla separazione, lo scorso 18 luglio è riuscito a scoprire che la moglie era in ospedale per effettuare i controllo della gravidanza e, raggiunta dopo aver eluso i controlli, ha portato con se il figlio, fuggendo in Italia.
La madre del piccolo, disperata ha immediatamente denunciato l’accaduto e le autorità d’Oltralpe hanno emanato una nota di rintraccio del minore diffusa a livello europeo.
L’uomo, arrivato a Genova, ha tentato di imbarcarsi sul traghetto per Tunisi ma è stato respinto per mancanza di documenti. Deciso a tornare in patria, il 34enne ha contattato la moglie chiedendole, sotto minaccia di non rivedere mai più il figlio, di raggiungerlo nel consolato tunisino a Genova.
Nella notte di mercoledì, all’interno di un albergo in via Prè, nel centro storico genovese, i tre vengono fermati dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale che notano subito un comportamento anomalo da parte del tunisino che, oltre ad essere privo di documenti, si mostra molto nervoso e fa di tutto affinché la moglie non resti sola con gli agenti.
Accompagnati in Questura, i poliziotti eseguono gli accertamenti del caso e scoprono la nota di ringrazio del minore.
Per fare luce sulla vicenda chiedo alla donna, spaventata ed in grado di comunicare solamente in arabo e francese. Dopo averla rassicurata, grazie ad una interprete che parla con lei in francese, la giovane ha raccontato tutti gli avvenimenti.
Mentre la donna raccontava le vicende di cui era stata protagonista, in Questura era arrivato il mandato di arresto europeo emesso dalle autorità francesi a carico del tunisino, accusato di sottrazione di minore. L’uomo è stato arrestato e trasferito nel carcere di Marassi, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria.
La mamma, insieme al suo bambino, è stata accompagnata in una struttura individuata dalla Divisione Anticrimine competente in queste situazioni, in attesa di avere una collocazione definitiva.