Genova – La 14a edizione del Festival della Scienza, in programma a Genova dal 27 ottobre al 6 novembre, sarà articolata in 280 appuntamenti costituiti da 150 eventi e 130 incontri distribuiti in tutta la città.
Il tema di quest’anno è “Segni”, intesi come quegli elementi che l’uomo ha saputo cogliere dalla natura e dall’evoluzione per interpretare ciò che lo circonda e per dare forma alla propria conoscenza, cultura e tecnologia.
I visitatori saranno accompagnati da oltre 500 animatori, fra studenti universitari e giovani ricercatori provenienti da tutta Italia, a cui si affiancheranno studenti delle scuole secondarie genovesi in un progetto di alternanza scuola-lavoro supportato dalla Regione Liguria.
Il Festival vede coinvolte le istituzioni locali e nazionali, le università e molti degli enti di ricerca italiani (ASI, CNR, CREA, IIT, INAF, INFN, INGV, INRIM, ISPRA, ISS) in un programma multidisciplinare dove la scienza incontra l’arte, le lettere la musica e la filosofia. Saranno presenti relatori di spicco del nostro Paese, come Piero Angela, ma anche scienziati in arrivo dall’Europa e dagli Usa, tra cui il Premio Nobel per la Chimica Martin Chalfie, il Premio Turing Silvio Micali, e la ricercatrice Elena Aprile della Columbia University di New York.
L’anteprima del calendario del Festival della Scienza è stata presentata oggi nella sede della Camera di Commercio di Genova, da parte del Presidente del Festival Marco Pallavicini, il Presidente del Consiglio scientifico del Festival Alberto Diaspro, l’Assessore alla Comunicazione, Formazione, Politiche giovanili e Culturali della Regione Liguria, Ilaria Cavo, e l’Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Genova, Carla Sibilla.
La giornata inaugurale del Festival si terrà il 27 ottobre nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, ad accesso gratuito; interverranno lo scienziato dell’alimentazione Valter Longo che svelerà l’efficacia terapeutica della dieta Mima digiuno, e, in chiusura, il grande giornalista scientifico Piero Angela con la conferenza Viaggio dentro la mente.
Durante gli undici giorni del Festival il programma vede altri ospiti d’eccezione, come il premio Nobel per la Chimica Martin Chalfie e il vincitore del Premio Turing 2012 Silvio Micali. Sarà anche presente il coordinatore del progetto Virgo per la scoperta delle onde gravitazionali, Fulvio Ricci. Di spazio e particelle parleranno anche Guido Tonelli, che farà il punto sulle ricerche per il bosone di Higgs al Cern, e Elena Aprile che introdurrà alla materia oscura. Riguardo i simboli e i segni in matematica interverranno Eugenia Cheng e Eduardo Sáenz de Cabezón Irigaray. Mentre di tecnologia e futuro parleranno Marcus Du Sautoy e David Orban. Le promesse della tecnologia CRISPR
verranno illustrate da Pier Giuseppe Pelicci, e in generale i segni genetici saranno l’argomento di Joseph Mazur e Sam Kean. La longevità sarà il tema affrontato da Juan Carlos Belmonte. Infine, del rapporto tra scienza, arte e filosofia parleranno Bruno d’Amore e Maurizio Ferraris.
La ricerca italiana sarà rappresentata dagli interventi da parte dei Presidenti dei principali enti di ricerca nazionali, quali Roberto Battiston di ASI, Massimo Inguscio del CNR, Roberto Cingolani dell’IIT, Nicolò D’Amico di INAF, Fernando Ferroni dell’INFN e Diederik Sybolt Wiersma dell’INRIM, e dalla ampia partecipazione dell’Università degli Studi di Genova. Una presenza resa ancora più forte grazie ai numerosi laboratori, spettacoli e mostre curati dagli stessi istituti, pari ad oltre il 50% degli eventi in programma.
Il Festival ha voluto ulteriormente aumentare il numero di mostre interattive e laboratori, così che il pubblico
possa “toccare con mano” l’innovazione scientifica.
Tra le mostre si segnalano Fattore S (a cura di IIT) a Palazzo San Giorgio, Shared Sky (a cura di INAF) nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa, Artico (a cura di CNR) alla Loggia degli Abati di Palazzo Ducale, Il terremoto in… segni (a cura di INGV) nella ex chiesa di S. Agostino. Nella sezione laboratori si potranno trovare eventi adatti ad ogni fascia d’età: da Viaggiando sui cromosomi umani (a cura di CUSMIBIO) e Diamoci una mossa! (a cura di AIRC) per i più grandi, Il furfante in fiera (a cura di Scienziati Squilibrati), Whale games (a cura di Fondazione CIMA) , e Codice-Segni (a cura di UniGe) dedicati agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, fino a Sulle tracce di Lello il granello (a cura di Ordine Geologi Genovesi) e Nuvola, d’acqua e d’aria (a cura di Le Nuvole) per i più piccoli.
Ricco anche il calendario degli spettacoli, tra cui Racconto Cosmico con l’attore Neri Marcorè e il Presidente dell’INFN Fernando Ferroni, il 28 ottobre alle 21:00 alla Sala Maestrale dei Magazzini del Cotone, e I ragazzi di Fermi che porterà sul palco Eugenio Coccia, Rettore della nuova Scuola Universitaria Superiore “Gran Sasso Science Institute”, insieme agli alunni della Scuola Primaria P. Santullo di Genova, il 1 novembre alle 16:30 al Teatro della Tosse.
Il programma è nato dalle oltre 400 proposte arrivate da tutta Italia in risposta al bando di idee lanciato dal Festival a gennaio 2016.
La selezione dei progetti è stata realizzata dai 45 membri del Consiglio scientifico del Festival costituito da ricercatori, giornalisti scientifici e professionisti della comunicazione, con il supporto del Comitato di Programmazione.
Gli animatori del Festival saranno 535 ragazzi tra studenti universitari e giovani ricercatori selezionati da oltre 1000 candidature provenienti da tutta Italia, a cui è affidato il compito di facilitare il pubblico, sia adulto che bambino, ad orientarsi all’interno delle ultimissime scoperte della scienza, imparando e divertendosi. Accanto agli animatori ci saranno anche gli studenti delle scuole superiori genovesi, parte di un progetto di alternanza scuola/lavoro supportato dalla Regione Liguria e finanziato dal Fondo Sociale Europeo.
Il Festival si conferma, così, una palestra per i giovani che vogliono entrare nel mondo del lavoro.
L’Associazione Amici Festival della Scienza organizzerà anche per questa edizione “le cene” per i relatori, che rappresentano da sempre momenti di accoglienza e scambio per gli ospiti.
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