Bova Marina (Reggio Calabria) – C’è anche Vincenzo Crupi, primo cittadino di Bova Marina, tra le persone finite in manette durante l’operazione condotta dai Carabinieri della provincia di Reggio Calabria.
Crupi è accusato di corruzione per l’appalto riguardante la raccolta rifiuti nel suo comune, controllato dalla cosca Iamonte, uno dei gruppi storici della ‘ndrangheta. Il sindaco è stato posto agli arresti domiciliari, così come ai domiciliari sono finiti, sempre con la stessa accusa, il vicesindaco e l’assessore al Turismo di Brancaleone, Giuseppe Benavoli ed Alfredo Zappia. Con loro anche Giuseppe Maria, ex sindaco di Melito Porto Salvo e già coinvolto in una precedente operazione.
L’operazione che ha visto impegnati gli uomini dell’Arma è stata coordinata dalla Dda ed ha consentito l’arresto di 14 persone accusate, a vario titolo, di concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, turbata libera degli incanti e violenza privata.
Oggetto dell’operazione sono state le cosche della ‘Ndrangheta Iamonte e Paviglianiti, attive in diversi comuni della provincia reggina come Melito di Porto Salvo, San Lorenzo, Bagaladi e Condofuri.