Genova – E’ stato fermato con l’ipotesi di accusa di tentato omicidio il padre della ragazzina di 12 anni ricoverata all’ospedale Gaslini con diverse ferite da coltello all’addome e agli arti inferiori.
La giovanissima era arrivata al Gaslini con gravi ferite e l’uomo aveva raccontato alla polizia di essere stato aggredito per strada, in via Teglia, a Rivarolo, da un nordafricano e che la bambina si era intromessa nella colluttazione finendo accoltellata più volte.
Un racconto che ha suscitato forti dubbi negli inquirenti che hanno deciso di ascoltare la vittima ma anche il padre.
Durante l’interrogatorio l’uomo è caduto in numerose contraddizioni e, soprattutto, non ha saputo spiegare come mai sul posto del presunto accoltellamento non ci sono tracce di sangue e perchè la piccola sia stata colpita alle gambe quando ha detto di aver affrontato un uomo di circa 1 metro e 80 (contro il metro e mezzo della piccola).
In caso di coltellate inferte dall’alto, infatti, la ragazzina avrebbe dovuto riportare lesioni alle braccia e al torace mentre le ferite sono solo dall’addome in giù.
Ora si attende che la vittima riprenda conoscenza dopo il delicato intervento chirurgico e che possa raccontare di persona cosa è realmente successo.
L’uomo è stato fermato e nel suo passato risulterebbero alcune denunce per maltrattamenti familiari ed abuso di alcol.
Circostanze che faranno scattare anche una perquisizione nel suo appartamento alla ricerca di tracce di sangue che potrebbero dimostrare che l’aggressione non è avvenuta a Rivarolo ma nella casa.
Circostanze che renderebbero ancor meno credibile la sua posizione.
Al vaglio anche le circostanze che avrebbero portato l’uomo a portare la figlia in ospedale circa 2-3 ore dopo il ferimento.
La piccola, ferita all’addome, potrebbe aver corso il pericolo di morire dissanguata per questo ritardo.