Genova – Avrebbe accoltellato la figlia di 12 anni perchè passava troppo tempo al cellulare. Emergono particolari sempre più inquietanti dalla vicenda del tentato omicidio della ragazzina ricoverata all’ospedale Gaslini, domenica scorsa, con diverse ferite da arma da taglio al ventre e alle gambe.
Il padre, che aveva raccontato inizialmente di essere stato aggredito da uno straniero in via Teglia, a Rivarolo, e che la figlia era rimasta ferita nel tentativo di difenderlo dall’aggressore, è stato arrestato dopo essere caduto in diverse contraddizioni e dopo che la polizia ha effettuato una perquisizione nella sua casa di Lavagna dove sono state trovate lenzuola e vestiti sporchi di sangue.
La nonna paterna della ragazzina è finita a sua volta nei guai per aver cercato di far sparire le prove lanciandole dalla finestra all’arrivo degli agenti.
Ora si attende che la vittima si riprenda dalle ferite per poter essere ascoltata a sua volta ma quasi certamente confermerà la ricostruzione già fatta dagli inquirenti.
La piccola sarebbe stata accoltellata ripetutamente dal padre, forse ubriaco, al termine di una lite per il tempo trascorso a giocare con uno smartphone e a parlare con le amichette via whatsapp.
L’uomo era già stato coinvolto in episodi di violenza domestica e questa volta rischia una condanna durissima. Al momento si trova rinchiuso in isolamento nel carcere di Marassi dove viene sorvegliato a vista.