Sanremo (Imperia) – Un poliziotto penitenziario è stato aggredito da un detenuto nel carcere di Valle Armea a Sanremo, in provincia di Imperia.
Michele Lorenzo, segretario nazionale per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE speiga: “Nella mattinata di oggi un detenuto straniero ristretto nella casa di Reclusione di Sanremo ha prima provocato poi improvvisamente scagliato, senza alcuna ragione, contro uno degli agenti in servizio colpendolo a calcci e pugni.
Il personale di Polizia è prontamente intervenuto bloccandolo, ma un poliziotto penitenziario è stato inviato al Pronto Soccorso per le lesioni subite. Una aggressione violenta ed ingiustificata che deve essere stigmatizzata e condannata senza alcun indugio e che merita adeguati provvedimenti disciplinari e penali. Da parte del Sappe solidarietà al poliziotto penitenziario ferito – poi Lorenzo conclude – L’aggressività dei detenuti è sempre maggiore e pericolosa ed ogni pretesto è utile, per qualcuno, per alterare ordine e sicurezza interna. I momenti di socialità, l’immissione nella sala docce, l’aumento di ore in regime penitenziario aperto sono situazioni sempre ad alto rischio per gli Agenti di Polizia Penitenziaria di Sanremo, senza alcuno strimento per la difesa personale. Basta”.
Proprio il sindacato ricorda che nello scorso anno, nella Casa di Reclusione di Sanremo sono stati molti gli eventi critici che si sono verificati con 152 atti di autolesionismo, 18 tentati suicidi e 123 colluttazioni.
Apprezzamento ai poliziotti penitenziari è stato espresso anche da Donato Capece, segretario generale del Sappe. “E’ solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui vai il ringraziamento del Sappe per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie.
Queste aggressioni sono inaccettabili e vanno condannate con fermezza. Contiamo ogni giorno gravi eventi critici nelle carceri italiane, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria. Ogni 9 giorni un detenuto si uccide mentre ogni 23 ore si segnalano in media 23 atti di autolesionismo e 3 suicidi in cella sventati dagli agenti. Aggressioni, risse, rivolte e incendi sono all’ordine del giorno e i dati sulle presenza in carcere ci dicono che il numero delle presenze di detenuti in carcere è sensibilmente aumentato”.