Genova – A Voltri c’è un posteggio per auto costruito sulla spiaggia ma che non può essere sorvegliato da guardie giurate perchè sorto su un terreno del Demanio. Un caos tutto italiano quello che, da anni, va in scena nel quartiere dell’estremo ponente genovese dove un supermercato ha avuto l’autorizzazione ad allestire un posteggio direttamente sulla spiaggia, a qualche decina di metri dalla riva del mare, ma dove lo stesso non può essere sorvegliato da guardie private proprio perchè sorge su terreno demaniale.
Con l’arrivo della bella stagione tornano a farsi sentire tutti i “controsensi” del litorale di Voltri dove, da anni, fa discutere il parcheggio “fai da te” aperto su un tratto di spiaggia e dove un gruppetto di posteggiatori abusivi fa il bello e il cattivo tempo senza che nessuno possa intervenire a norma di legge.
Il terreno su cui sorge il posteggio, infatti, è di proprietà del Demanio che ha (forse) autorizzato l’invasione della auto a poca distanza dal mare ma non autorizzerebbe l’impiego di guardie giurate per sorvegliarlo e renderlo più sicuro rispetto alle intemperanze di alcuni posteggiatori un pò troppo invadenti.
Le proteste aumentano e la situazione è stata denunciata più volte ma senza ottenere nulla. Persino l’offerta di provvedere in proprio al pagamento di personale addetto alla sicurezza sarebbe stata respinta proprio perchè il terreno non è di proprietà privata bensì “concesso”.
E mentre si cerca di dipanare la matassa non passa giorno senza che qualche anziano o donna sola venga importunato con pressanti richieste di denaro e velate minacce di ripercussioni.
Eccessi di alcuni dei posteggiatori e non di tutti – è bene precisarlo – ma che finiscono per creare un’atmosfera di insicurezza che i Voltresi vorrebbero far cessare.
“Abbiamo capito che non si possono far intervenire sorveglianti in pianta stabile – spiegano alcuni clienti del supermercato – ma cosa accadrebbe se una donna sola e spaventata chiedesse ad una guardia giurata di essere accompagnata sino alla vettura?”.
Ancora una volta la “soluzione” al problema potrebbe arrivare “all’italiana” e per riparare un tapullo se ne potrebbe fare un secondo.