Genova – Non si fermano le proteste dei lavoratori di Ericsson, colpiti dall’aumento dei licenziamenti da parte della multinazionale svedese con 55 lettere inviate e con sempre meno possibilità di ricollocamento.
Oggi, come previsto, un nuovo sciopero ed un nuovo presidio da parte dei dipendenti Ericsson sta ricevendo la solidarietà da parte di tutti i lavoratori delle aziende metalmeccaniche del Parco tecnologico.
Sciopero in solidarietà anche da parte dei dipendenti di Liguria Digitale, con la possibilità di disagi nei servizi di anagrafe sanitaria gestiti dall’azienda.
I sindacati, che nei giorni scorsi avevano sottolineato l’inadeguatezza delle mail di licenziamento inviate di venerdì sera, chiedono uno sforzo alle autorità locali per trovare soluzioni occupazionali e strategiche.
Regione Liguria e Comune di Genova sostengono la causa ma serve un impegno maggiore e più attivo in una situazione delicata come quella della vertenza Ericsson. Nella giornata di ieri un nuovo incontro tra lavoratori e Comune, durante la commissione consiliare, ha visto l’impegno, sostenuto da tutti i gruppi politici, dell’assessore allo Sviluppo economico Giancarlo Vinacci. L’intento è quello di contrastare Ericsson anche a livello nazionale, bloccando evenutalmente gli eventuali finanziamenti in essere. Importante anche il coinvolgimento dell’industria in questa fase per individuare alternative e percorsi occupazionali.
Vista la fase di stallo, i lavoratori stanno continuando a far sentire la propria voce con presidi e manifestazioni che, per la giornata di oggi, hanno raccolto la solidarietà di tutto il polo tecnologico degli Erzelli. Tutti in piazza accanto ai dipendenti della multinazionale svedese con due ore di sciopero e blocco delle due rotonde di accesso, la prima di via Melen e la seconda prima della galleria, in zona Borzoli.
Inevitabili le ripercussioni sul traffico.