Genova – Gianni Pastorino, consigliere regionale di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria, interviene sul caso Ericsson, che nel pomeriggio di ieri ha annunciato altri 600 esuberi su territorio nazionale, e lo fa durante l’assemblea indetta dai dipendenti della multinazionale svedese nella mattinata odierna.
“Oggi Ericsson si autocelebra con l’Innovation Day a Erzelli, e contemporaneamente annuncia altre cenintaia di esuberi in Italia – spiega Pastorino – Un vergognoso schiaffo in faccia alla città e ai suoi lavoratori, che stanno pagando duramente i tagli spietati dell’azienda. Invece di partecipare a queste farse mediatiche, le istituzioni dovrebbero condannare con fermezza le scelte che uccidono il lavoro a Genova“.
Parole dure quelle del consigliere che prosegue: “Per Ericsson innovare significa licenziare: questo evento è costruito sulle espulsioni dal mondo del lavoro. Un’azienda non più credibile: mi meraviglio che alcuni esponenti politici locali stamane partecipino a questa kermesse, che è il manifesto dell’arroganza della multinazionale e del suo disinteresse verso i propri dipendenti. Dietro a lustrini, messaggi motivazionali e aziendalismo sfrenato c’è solo il sudore e il sacrificio dei lavoratori licenziati“.
“Come sempre – conclude Pastorino – pieno sostengo alla lotta dei lavoratori e critica feroce nei confronti di chi, come l’ex premier Renzi, da un lato dichiarava di stare con i dipendenti ma dall’altro teneva bordone ai vertici aziendali, festeggiando i loro successi commerciali e fatturati da capogiro. Le istituzioni non devono più trattare con aziende ostili al nostro tessuto produttivo, che si compiacciono con operazioni di marketing pagate sulla pelle dei lavoratori“.