Genova – La situazione del carcere di Marassi diventa ogni giorno più difficile per via del sovraffollamento.
I detenuti che si trovano rinchiusi all’interno della casa circondariale sono 680, a fronte di una capienza massima consentita di 456 posti.
Una situazione che non sembra avere prospettive positive e che, anzi, nei prossimi giorni potrebbe ulteriormente peggiorare.
L’allarme per la situazione ai limiti della sicurezza è stato lanciato dal sindacato Uil della Polizia Penitenziaria attraverso una nota diffusa dal segretario Fabio Pagani.
“Alle 17.00 di ieri – si legge nella nota – l’istituto penitenziario di Marassi ha aggiornato il proprio recordo di presenze detentive nell’anno 2017 toccantdo quota 680“.
Il comunicato prosegue: “Una situazione drammatica che incide negativamente anche sulla sicurezza interna che non piò essere garantita dall’esiguo contingente di Polizia Penitenziaria attualmente in servizio“.
Pagani spiega che delle 452 unità previste per il controllo e la sicurezza dei detenuti, se ne contano solo 258 per questo ha chiesto che i colleghi distaccati senza motivo vengano immediatamente reintegrati.
Poi la denuncia di quanto accaduto in una delle celle con un detenuto che ha dato fuoco ad una cella per protesta, mettendo a rischio la sua vita, quella degli altri detenuti e quella dei poliziotti intervenuti.
Poi una richesta al ministro Orlando di intervenire sulla questione di Marassi sollecitando una risposta che se non dovesse arrivare porterà i “secondini” verso la protesta.