Savona – Sarà un’inchiesta a stabilire se Mirella Ottonello, la pensionata di 58 anni morta di infarto nei giorni scorsi, si sarebbe potuta salvare se le visite mediche cardiologiche che aveva programmato da tempo non le fossero state rinviate più volte come scrive questa mattina il quotidiano Il Secolo XIX. La donna, ex infermiera negli ospedali liguri, sarebbe stata stroncata da un infarto e, a rendere tutto ancora più tragico e in qualche modo grottesco il fatto che la pensionata si era sfogata su Facebook proprio per protestare contro l’ennesimo rinvio di una visita che attendeva da tempo ma che, forse. era stata sottovalutata dai medici che la dovevano visitare.
Mirella Ottone aveva scritto parole amare sul suo profilo Facebook appena aveva appreso dell’ennesimo rinvio .
«Non trovo possibile esser trattata come una nullità dalla sanità. Mi hanno rimandato l’appuntamento cardiochirurgico già due volte! Ma si può esser trattati cosi» aveva scritto. E solo poche ore dopo è deceduta molto probabilmente proprio per un attacco cardiaco fulminante.
Ora sarà la magistratura ad accertare se quella visita tanto attesa avrebbe potuto salvarle la vita o, quantomeno, se si trattava di un esame “urgente” o che poteva essere rinviato poichè considerato non “salva vita”.