Cambridge – Lutto nel mondo della scienza per la scomparsa di Stephen Hawking, il celebre astrofisico britannico colpito dalla Sla in giovane età.
Hawking aveva 76 anni.
Nonostante la Sclerosi Laterale Amiotrofica, una malattia degenerativa che blocca progressivamente le funzioni vitali, Stephen Hawking è diventato uno dei maggiori scienziati a livello mondiale.
A dare notizia della sua morte, avvenuta nella sua casa di Cambrigde, sono stati i figli attraverso un comunicato diffuso ai media: “Siamo profondamente rattristati per la morte del nostro padre adorato. E’ stato un grandissimo scienziato ed un uomo straordinario. I suoi lavori vivranno ancora per molti anni dopo la sua scomparsa”.
Hawking ha scrutato l’universo arrivando a compiere moltissime scoperte dell’astrofisica moderna, una su tutte la nuova teoria di spazio-tempo e la radiazione dei buchi neri. Sempre fiancheggiato dal suo collega Roger Penrose, lo scienziato inglese ha dimostrato che la teoria della relatività di Einstein implica che spazio e tempo devono avere un inizio, il Big Bang, e una fine, dentro i buchi neri.
Nel 1970 la scoperta delle combinazioni di leggi della meccanica quantistica e della relatività generali che hanno portato alla smentita dei buchi neri come completamente neri, bensì in grado di emettere una radiazione, da allora chiamata “radiazione di Hawking”.
Tantissimi gli omaggi allo scienziato che è apparso ne “I Simpson”, “The Big Bang Theory” ed altre serie televisive. Nel 2015 l’interpretazione di Stephen Hawking è valsa all’attore Eddie Redmayne il premio Oscar come migliore attore protagonista nel film “La Teoria del Tutto”.