Liverpool (Inghilterra) – Il piccolo Alfie Evans, 23 mesi, è morto nella notte nell’ospedale dove era ricoverato da tempo per la grave malattia degenerativa che lo aveva colpito.
A darne notizia il padre che, su Facebook, ha scritto che: «Gli sono spuntate le ali, ed è volato via»
Il piccolo Alfie è rimasto a lungo al centro di una feroce battaglia legale che ha diciso l’opinione pubblica sui temi del diritto alla vita e dei genitori.
Il Tribunale inglese ha infatti deciso per il distacco delle macchine che tenevano in vita il piccolo, contro il parere e le scelte dei genitori che volevano invece che il bambino venisse trasferito in ospedali dove i medici assicuravano di poter prolungare la sua vita.
Il caso è stato valutato nuovamente e i giudici hanno confermato che le cure, nel caso di una malattia senza speranza, sono “accanimento terapeutico” ed hanno ordinato il distacco.
La resistenza del piccolo Alfie, senza respiratore e senza alimentazione per oltre 36 ore, però, avevano suscitato una fortissima emozione e l’intervento di ospedali italiani che si offrivano di ospitare il piccolo Alfie per le cure e persino la dichiarazione di cittadinanza italiana “record” per poter consentire il viaggio.
Anche il Papa si è pronunciato più volte in suo favore e alla fine al piccolo era stato concesso la reidratazione e l’alimentazione.
Una sofferenza durata, però, solo qualche ora di più e il piccolo è morto come previsto dai medici.
Il suo caso, però, non finirà di dividere e di alimentare una forte discussione sui temi del Fine Vita e delle cure mediche per malattie incurabili.