La Spezia – E’ scattata l’accusa di tentato omicidio per il 46 enne di origini albanesi che giovedì scorso ha ferito con una bottigliata il fratello delle ex moglie al termine di una violenta lite in piazza Garibaldi . A deciderlo il magistrato che indaga sul ferimento che ha rischiato di uccidere la vittima.
L’impresario edile arrestato al termine della lite resta dunque in carcere mentre il ferito è ancora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Sant’Andrea con gli esiti di una profonda ferita al torace che gli ha lesionato un polmone. Ad infliggerla, con il coccio di una bottiglia di vetro, l’ex marito della sorella che, secondo l’accusa, continuava a perseguitare la donna nel tentativo di tornare con lei.
A ricostruire la vicenda sono gli investigatori che seguono il caso e che stanno ascoltando la donna e i suoi familiari ma anche amici e conoscenti che potrebbero chiarire ancor meglio i contorni della vicenda, iniziata diversi mesi fa.
L’aggressore si sarebbe infatti trasformato da tempo in uno stalker ossessionando la ex moglie con inseguimenti e tentativi di confronto che la donna non gradisce.
In almeno un’occasione l’atteggiamento dell’uomo sarebbe diventato violento e la donna aveva paura di incontrarlo ancora.
Per questo motivo il fratello aveva affrontato l’uomo giovedì scorso ricevendo in tutta risposta la bottigliata che avrebbe potuto ucciderlo.