Genova – Gli agenti di polizia avranno in dotazione le “pistole elettriche” già in uso in altre forze dell’ordine europee. Lo ha annunciato oggi il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, uscendo dall’ospedale San Martino dove si è recato in visita all’agente ferito durante il tentativo di calmare un ragazzo di 20 anni che doveva essere sottoposto ad un trattamento sanitario obbligatorio.
Il capo della polizia ha dichiarato che: “presto i poliziotti avranno in dotazione i taser così potranno agire in ulteriori condizioni di sicurezza e potranno non arrecare danno eccessivo alle persone in certi interventi”.
Gabrielli getta acqau sul fuoco delle polemiche dopo l’annuncio della famiglia del giovane ucciso a colpi di pistola, di organizzare una fiaccolata per le vie di Sestri Ponente non contro le forze dell’ordine ma per chiedere una diversa procedura nell’affrontare casi simili.
Una “parziale ammissione” che qualcosa non ha funzionato per il meglio, domenica pomeriggio, quando gli agenti sono intervenuti per calmare gli animi e sono usciti con un giovane colpito a morte e un agente ferito in modo grave.
Mentre i familiari chiedono che i trattamenti sanitari obbligatori vengano gestiti da personale sanitario e non dalle forze dell’ordine, sembra complicarsi la posizione di chi ha gestito la situazione domenica quando il ragazzo, in forte stato di agitazione, è stato prima colpito con gas lacrimogeno e poi, quando ha impugnato un coltello colpendo un agente, ucciso a colpi di pistola.
Una situazione forse sfuggita di mano a persone addestrate per gestire l’ordine pubblico e non certamente una persona con problemi psichiatrici come in questo caso.
L’uso di pistole elettriche non è certamente risolutivo in casi come questi ma, almeno, non dovrebbe provocare la morte di nessuno anche se, negli Stati Uniti, si sono registrati casi di morte per attacco cardiaco a seguito dell’uso delle pistole elettriche.