Genova – Potrebbe aver agito per rivalsa nei confronti di alcuni abitanti del piccolo centro di Davagna, nell’immediato entroterra genovese, l’uomo indagato con l’accusa di essere il “piromane seriale” che, tra l’agosto 2016 e l’aprile 2017 avrebbe appiccato ben 11 incendi boschivi nella zona.
L’uomo sarebbe un docente di musica di una scuola genovese con un “conto in sospeso” con alcuni residenti a Davagna.
A lui sono arrivate le indagini dei carabinieri che hanno esaminato decine di video e incrociato testimonianze e tabulati telefonici che confermerebbero la presenza dell’indagato sui luoghi dove poi si sono sviluppati gli incendi, nelle ore “incriminate”.
Il sospettato avrebbe agito anche con altre due persone il cui ruolo è al vaglio degli inquirenti.
Il docente ha ora l’obbligo di firma presso le caserme dei carabinieri e rischia, se venisse confermata la sua responsabilità nei fatti, una pesante condanna e il risarcimento dei danni provocati.
Sotto verifica anche i possibili “motivi” che potrebbero aver spinto l’uomo a provare risentimento nei confronti di alcuni abitanti di Davagna.