Bangkok (Thailandia) – Potrebbero restare nella grotta per mesi i 13 ragazzini imprigionati dalle piogge torrenziali in un complesso sotterraneo nel nord della Thailandia. Gli esperti che hanno raggiunto i superstiti, miracolosamente rimasti in un tratto non allagato delle grotte, hanno dovuto faticare non poco per raggiungerli, in condizioni di acqua melmosa e di quasi totale cecità.
Improbabile che i ragazzi possano rifare lo stesso percorso subacqueo, seppur guidati dai soccorritori e le pompe idrauliche che stanno mantenendo il livello dell’acqua basso e portando aria pulita nella grotta, non riescono, da sole, a svuotare i condotti molto lunghi e con le piogge torrenziali che continuano a far arrivare altra acqua.
I Soccorritori stanno quindi pensando di aspettare la fine della stagione delle piogge che, però in Thailandia arriverà a fine ottobre, inizio novembre. Mesi lunghi e difficili nei quali i tredici ragazzi dovrebbero restare nella grotta non allagata e sopravvivere con cibo e acqua portati dall’esterno.
Una situazione che preoccupa non poco i genitori che avevano festeggiato, solo poche ore prima, il ritrovamento di tutta la squadra di calcio, scomparsa nelle viscere della terra.
Intanto i subacquei specializzati continuano a portare viveri e acqua ai ragazzi intrappolati e li rassicurano sull’arrivo dei soccorsi.
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