Davagna – Un tetto che brucia in un paese che dovrebbe essere abitato e i pompieri accorsi scoprono un caso di violenza familiare. Movimentato intervento, nel tardo pomeriggio di ieri, per i vigili del fuoco di Genova, chiamati a spegnere un incendio divampato in un casolare di un gruppo di case che dovrebbe essere disabitato.
L’allarme, lanciato da alcuni passanti che hanno notato il fumo che fuoriusciva dal tetto del casolare, è scattato per un incendio boschivo ma quando i pompieri sono arrivati, a bordo di un elicottero perché il casolare è raggiungibile solo attraverso un sentiero nei boschi di circa un’ora e mezza, hanno scoperto che una delle case del paese “fantasma” è stata occupata da un gruppo di persone e che era scoppiata una violenta lite tra vicini che ha portato al ferimento di una donna.
Ancora tutto da chiarire l’episodio ma, di certo, i vigili del fuoco sono rimasti sorpresi quando hanno raggiunto il paese che affonda le sue radici nella storia del MedioEvo e hanno scoperto che invece di essere disabitato, è stato occupato da un gruppo di persone che ha trasformato i miseri ruderi del centro in abitazioni, tornando a popolare un paesello ormai abbandonato.
L’incendio, però, c’era davvero e dopo averlo spento, i pompieri hanno soccorso una donna ferita dal vicino di casa che è stato preso in consegna dai carabinieri di Bargagli.
In accordo con il medico sul posto si è optato per attendere il mattino e provvedere con il trasporto in elicottero, concordava il rischio del trasporto via terra nel bosco anche il Soccorso Alpino presente.
La notte, la squadra di Genova Est è stata invitata a dare il cambio, facendosi così quasi due ore di sentiero impervio al buio. Il tetto della casa è andato completamente distrutto ma l’incendio è stato estinto con le poche risorse d’acqua presenti li. Questa mattina i pompieri e la donna ferita sono stati imbarcati sul elicottero e portati dai mezzi per i VF e all’ospedale per la signora.