Genova – Un nuovo colore in arrivo negli ospedali italiani: sarà il codice lilla ad accogliere i pazienti affetti da disturbi alimentari che necessitano di un adeguato e tempestivo percorso terapeutico. La decisione è stata messa a punto da un tavolo di lavoro creato e coordinato dal Ministero della Salute, pensato per arginare i rischi di una patologia non correttamente curata o, peggio, non diagnosticata tempestivamente.
Lo stesso tavolo di lavoro ha inoltre elaborato le “Raccomandazioni per interventi in Pronto Soccorso con un codice lilla” e le “Raccomandazioni per i familiari“. Da un lato, le linee guida per gli operatori sanitari, che hanno il compito di accogliere i pazienti con problemi di nutrizione in Pronto Soccorso e di inserirli verso il più adeguato indirizzo terapeutico. Dall’altro, le informazioni pratiche per i familiari delle persone affette da disturbi dell’alimentazione, fondamentali per assumere una maggiore consapevolezza e fornire un supporto pratico per intervenire in maniera efficace, soprattutto per la gestione della somministrazione dei pasti.
Spiega una nota ministeriale: “La redazione dei documenti è stata fortemente sollecitata sia dalle associazioni dei familiari sia dagli operatori sanitari, che necessitano di strumenti pratici in una tematica in cui ancora oggi, purtroppo, esiste una estrema disomogeneità di cura e trattamento sull’intero territorio nazionale“.
A soffrire di disturbi alimentari, in Italia, sono circa 3 milioni di persone: bulimia, anoressia, binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata) sono le patologie più note. A soffrirne sono principalmente adolescenti e giovani adulti, ma anche i bambini. Molto spesso le conseguenze sono letali, e l’urgenza di affrontare questa epidemia sociale si è rivelata fondamentale.