Genova – Avrebbero fatto bere alcolici ad una ragazzina di 17 anni e poi le avrebbero somministrato delle droghe in grado di annullarne la volontà per poi sottoporla alla violenza sessuale del patrigno. Una storia orribile quella che emerge dalle indagini della squadra mobile della polizia genovese che ha arrestato un uomo ed una donna di 37 e 38 anni, rispettivamente madre e patrigno della vittima.
A denunciare la violenza la stessa ragazza che ha fornito elementi utili a supportare il suo racconto dell’orrore. Gli agenti che hanno raccolto la sua deposizione avrebbero trovato anche alcuni messaggi telefonici nei quali l’uomo avrebbe fatto parziali ammissioni.
Secondo il racconto della ragazzina, nel fine settimana si sarebbe recata con la madre e il patrigno ad una festa e qui avrebbe bevuto degli alcolici autorizzata e anzi indotta dai parenti.
Durante la festa le sarebbero state somministrate anche alcune gocce della terribile “droga dello stupro” che paralizza il corpo e attutisce la percezione rendendo facili prede di stupro e violenze.
La ragazza avrebbe anche confermato che la madre, una volta che l’effetto della droga si è attenuato e la giovane si è resa conto di quanto avveniva, le avrebbe detto di calmarsi e di non ostacolare il patrigno.
Un racconto dell’orrore che ha fatto scattare immediatamente le manette ai polsi dei sospettati che ora dovranno fornire elementi utili alle indagini.
La giovane e de fratelli sono stati sottratti alla patria potestà della madre e ospitati in una comunità protetta.