Noli (Savona) – Un presunto ordigno bellico è stato ritrovato nelle acque antistanti a Noli.

Il ritrovamento risale a lunedì 6 gennaio quando la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Savona ha ricevuto la segnalazione da parte di un sub.

Secondo quanto riportato dal sommozzatore, a circa 15 metri di profondità si trova un oggetto metallico di forma allungata assimilabile a una bomba della Seconda Guerra Mondiale.

La segnalazione ha attivato immediatamente le procedure previste per la verifica con l’interdizione delle acque e l’avvio della bonifica della zona, per tutelare la sicurezza della navigazione marittima nella zona di interesse.

E’ stata tempestivamente informata la Prefettura di Savona per avviare le procedure finalizzate alla richiesta di intervento del Nucleo SDAI, Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi della Marina Militare e dei Sommozzatori della Guardia Costiera al fine di appurare la natura dell’oggetto segnalato.

I Nuclei specialisti, supportati dalle unità navali della Capitaneria di Savona, sono intervenuti ieri, giovedì 9 gennaio, e hanno appurato la probabile natura dell’ordigno bellico.

La Capitaneria ha quindi emanato l’ordinanza che interdice i pubblici usi del mare nell’area in questione, in prossimità della serra sottomarina nota come “Orto di Nemo”.

Questi divieti saranno in atto fino alla rimozione e successivo brillamento dell’ordigno, previsto per l’inizio della prossima settimana.

Gli specialisti del Nucleo SDAI e dei Sommozzatori della Guardia Costiera effettueranno
ulteriori verifiche sui fondali della zona di mare interessata, al fine di accertare l’eventuale
presenza di ulteriori ordigni, a tutela della pubblica incolumità.