La Spezia – Di giorno firmava in Questura e di notte rapinava negozi del centro, insieme ad altri giovinastri, con la tecnica della “spaccata”.
La Squadra Mobile della Questura della Spezia, ha arrestato un 19enne di origini dominicane accusato di essere tra i leader di una baby gang dedita a numerosi colpi nelle ultime settimane, ai danni di negozi e ristoranti.
Della serie di spaccate ai danni di negozi e locali è accusato anche un minorenne di origini moldave arrestato nei giorni scorsi.
Insieme ai due avrebbe operato anche un terzo teppistello minorenne.
I tre sono accusati di aver derubato il locale “Beef Gestione e Sviluppo”, “La Lanterna”, “L’Osteria”, il bar “Pink Benny” e l’”Autonoleggio Giorgi”, tutti situati nel centro cittadino, tra piazza Verdi e Piazza Chiodo.
Nella notte del 23 dicembre scorso i fermati hanno preso a calci le porte di ingresso dei locali sino a sfondarle e poi sono penetrati all’interno arraffando velocemente quanto trovavano.
Un bottino di circa 1300 euro in contanti, alcune bottiglie di liquore e 3 biciclette elettriche di ingente valore.
Una delle bici è stata poi recuperata nell’abitazione di uno dei fermati.
Ulteriori elementi raccolti nel frattempo dagli investigatori della Mobile, hanno consentito di contestare ai due maggiorenni, in concorso con almeno due minorenni, una lunga serie di altre “spaccate”, consumate sempre con lo stesso modus operandi anche in altri quartieri cittadini.
Al cittadino domenicano viene contestato, in concorso, anche il raid notturno del 4 gennaio scorso, che gli ha fruttato oltre 2.000 euro.
In quella notte avrebbe infranto le porte di accesso dei ristoranti “Sole d’Oro” e dell’“Antica Trattoria Sivieri” di Piazza del Mercato.
I registratori di cassa sottratti dai due ristoranti sono stati rinvenuti dagli investigatori a poche decine di metri dagli esercizi commerciali.
Il cittadino domenicano, a dispetto della giovane età, era già noto agli investigatori per i suoi precedenti specifici tra i quali un particolare furto di biciclette elettriche, commesso nel luglio scorso, sempre con la stessa tecnica della spaccata.
Al termine delle indagini della Squadra Mobile, era stato collocato agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ma era evaso per cui l’AG aveva disposto l’inasprimento della misura applicando la custodia cautelare in carcere ed al termine l’obbligo di firma in Questura.
Il suo arresto è stato eseguito l’altro pomeriggio, all’atto della presentazione per la firma quotidiana, obbligo dal quale si era sottratto per alcuni giorni. Nella circostanza, è stato altresì trovato in possesso di un telefono cellulare risultato rubato a Massa l’estate scorsa, che gli agenti hanno subito sequestrato.
Mentre la Squadra Mobile procedeva l’altro pomeriggio all’arresto del giovane domenicano, le Volanti e la Polizia Postale procedevano al controllo di un gruppo di ragazzi molesti collegati agli arrestati, su scalinata Filia, dove i servizi sono stati intensificati da settimane.
Con l’arresto del giovane moldavo e del giovane domenicano la Questura ritiene di aver individuato due figure di spicco che stavano tentando di ritagliarsi un ruolo di leadership nei confronti di ragazzini e adolescenti, decisamente più vulnerabili e facilmente influenzabili, particolarmente inclini a farsi trascinare nella commissione di reati in gruppo, comprese prevaricazioni su coetanei. Per chiudere definitivamente il cerchio sulla cosiddetta “banda di piazza Verdi”, e corroborare gli ultimi elementi raccolti, gli uffici della Questura rimangono a disposizione per ricevere eventuali testimonianze utili.