Carcare (Savona) – Avevano messo in piedi una vera e propria attività familiare di truffe on line ma sono stati scoperti e bloccati.
I Carabinieri di Carcare hanno concluso una complessa attività di indagine avviata ad ottobre 2017, con la quale sono state deferite in concorso tra loro alla Procura della Repubblica di Savona quattro persone responsabili di svariate centinaia truffe on-line:
S.C., nata a Savona di 51 anni, G.P., originario della Provincia di Cagliari di 51 anni, marito della S.C., I.C. originario di Carcare 83enne, padre della S.C. e N.G. 76enne originaria di Roccavignale, madre della S.C.
Il sodalizio, a conduzione familiare, si è reso responsabile di centinaia di truffe attraverso internet effettuate in tutta Italia. Le truffe erano commesse con un metodo relativamente semplice ma rodato: la S.C. ed il G.P. immettevano e gestivano contemporaneamente sui principali portali di annunci online decine di inserzioni inerenti vendite di borse, oggettistica e capi di vestiario di marca a prezzi inferiori al loro valore di mercato.
Tali annunci venivano pubblicati sempre con nomi, riferimenti telefonici e telematici sempre diversi tra loro, utilizzando spesso dati di persone a loro volta truffate. Dopo aver stabilito il contatto con la vittima, ed averne carpita la fiducia, si facevano versare la somma pattuita su carta postepay o altre carte bancarie prepagate, mandando, come garanzia dell’avvenuta spedizione dell’oggetto acquistato, la fotografia della ricevuta postale contraffatta, addossando così la colpa del mancato recapito a Poste Italiane, per poi fare perdere le loro tracce.
Nel corso delle indagini è stato accertato che il due autori principali dei reati con il concorso dei genitori della donna hanno:
– commesso con certezza circa 250 truffe alle quali è seguita la denuncia da parte delle vittime;
– commesso almeno altre 400 truffe non denunciate dalle vittime, sia per l’entità della somma di denaro truffata, che per la vergogna di avere subito il raggiro;
– utilizzato più di 50 identità diverse, ognuna di loro associata ad una e-mail inventata e costruita con lo schema nome.cognome al fine di ingannare le vittime proponendosi come persone sempre diverse;
– cambiato dimora almeno 19 volte per sfuggire alle maglie della giustizia, tra la riviera ligure di ponente, la val Bormida ed il basso Piemonte, utilizzando spesso come contatti i dati del I.C. e della N.G. ed anche in questo caso talvolta dati personali delle vittime truffate per intestare loro insaputa addirittura contratti d’affitto.
– ottenuto dall’attività delittuosa la somma accertata di circa 600.000,00 euro;
Le indagini, che hanno impegnato per due anni i Carabinieri della Stazione di Carcare, con l’esecuzione di servizi di osservazione, pedinamento, l’analisi di copiosi tabulati telefonici per individuare i vari domicili nel quale dimorava il quartetto e le auto in uso, hanno permesso di:
eseguire perquisizioni locali e personali con rinvenimento di veri e propri registri cartacei su cui vi erano annotati nomi e numeri di telefono di decine di persone truffate;
sequestrare centinaia di documenti, conti correnti, assegni, carte postepay, carte bancarie prepagate di diversi istituti bancari, tablet, cellulari e numerose schede telefoniche in uso al sodalizio;
eseguire una misura cautelare nei confronti di S.C., vera e propria promotrice dell’attività delittuosa a conduzione familiare;
denunciare in stato di libertà G.P., I.C. e N.G. per concorso per truffa e sostituzione di persona.
Il quartetto familiare ha colpito in tutta Italia, dal nord al sud, passando per le isole, e molte potrebbero essere le truffe non ancora scoperte, pertanto chi avesse effettuato un acquisto su internet rivelatosi poi una truffa con il metodo descritto può contattare la Stazione Carabinieri di Carcare per avere informazioni e delucidazioni.