Genova – Continuano i controlli per il rispetto delle normative che impongono di restare a casa per affrontare l’emergenza coronavirus e continuano le denunce a carico di persone che violano le disposizioni ed escono ugualmente.
Nelle ultime ore sono numerose le persone denunciate anche per altri motivi e sono originali e talvolta davvero imbarazzanti le “scuse” inventate per giustificarsi:

Sabato, ore 18.30: la volante del Commissariato Prè viene inviata in piazza Ferreira dopo che alcuni cittadini hanno segnalato due persone sconosciute all’interno di uno stabile che suonano alle porte dei residenti spacciandosi come venditori di mascherine. I poliziotti intervengono subito e trovano due genovesi, un uomo di 39 anni ed una donna di 36 all’interno del portone. Entrambi sono molto nervosi e farfugliano qualcosa per giustificare la loro presenza. Negli slip lui ha un coltello a serramanico la cui lama, lunga 18 cm, è ancora sporca di sostanza stupefacente. Anche nell’aria si sente ancora uno strano odore di bruciato e gli agenti, dopo un breve controllo, trovano una pipa da crack artigianale ancora fumante. Denunciati entrambi per l’inosservanza al nuovo decreto, lui anche per possesso ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere.

Sabato, ore 19.30: una volante  ferma una vettura dal cui bagagliaio spuntano due canne da pesca; a bordo viaggiano due giovani genovesi che motivano la loro presenza in un luogo distante dall’abitazione, riferendo di essere due runners in procinto di recarsi in un luogo adatto all’allenamento. Mentre lo dicono i poliziotti notano sugli abiti, di sicuro poco adatti alla corsa, numerose briciole, i resti dei panini che i due si sono appena mangiati. Denunciati.

Sabato, ore 20.30: i poliziotti fermano in via Moresco un’auto a bordo della quale viaggiano due giovani albanesi piuttosto nervosi. Dall’abitacolo esce un forte odore di cannabis e gli operatori approfondiscono il controllo. Sotto il sedile del passeggero trovano circa 120 grammi di hashish e sul conducente un panetto contenente circa un etto della stessa sostanza. Entrambi denunciati per l’inosservanza del decreto, il conducente anche per spaccio ed il passeggero sanzionato in via amministrativa per la detenzione di stupefacente.

Sabato ore 20.40: in via Vezzani un 31enne nigeriano si presenta in una pizzeria pretendendo di essere servito al tavolo. Il personale gli spiega che, secondo la recente normativa, si effettuano solo consegne a domicilio e lui si infuria aggredendo e minacciando verbalmente tutti i presenti. Con fatica viene accompagnato fuori dal locale e lui per tutta risposta si scaglia contro la porta d’ingresso infrangendola e cadendo rovinosamente a terra sui cocci di vetro. Nel rialzarsi sputa contro il titolare e scappa via. Tutto questo viene  ripreso da un abitante della zona che consegna il video al titolare della pizzeria. I poliziotti osservano il video e si mettono alla ricerca dell’uomo senza trovarlo.

Più tardi, alle 23,10, giunge una nota al 112 NUE per un’aggressione in Via Vezzani. I poliziotti che arrivano sono  gli stessi di prima e hanno riconosciuto nel richiedente l’autore del danneggiamento della vetrina. L’uomo dice di essere stato rapinato di 35 euro da diverse persone che lo avrebbero colpito ripetutamente. Le sue dichiarazioni però, vaghe e contrastanti,  sono inverosimili visto che nel portafoglio conserva ancora 200 euro e che i piccoli tagli sulle mani sono proprio quelli riportati durante la caduta in pizzeria. Per lui scatta una denuncia per danneggiamento aggravato e per l’inosservanza al decreto per il contenimento del contagio del Covid -19.

Sabato ore 02.50: una volante dell’U.P.G. ferma in via Gramsci un’auto a bordo della quale viaggia una coppia di cittadini marocchini residenti a Torino. Interrogati sul motivo per cui si trovino fuori dal comune di residenza, il marito risponde molto serenamente che hanno appena ritirato l’auto dal concessionario e stanno pertanto facendo fare il rodaggio al motore. Hanno deciso di venire a Genova perché c’è il mare. Denunciati

Sabato, ore 02.55: la volante del Commissariato Cornigliano ferma un 34enne ecuadoriano che cammina in strada. La sua andatura è incerta e l’alito vinoso. Ai poliziotti che gli chiedono cosa ci facesse in giro risponde che ha appena trascorso la serata a casa di amici e, rovistando nello zaino in cerca dei documenti, mostra loro alcune bottiglie di alcolici. Denunciato

Domenica, ore 11.30: Gli agenti del Commissariato di Rapallo denunciano 5 italiani tra i 50 e i 65 anni perché stazionano nella spiaggia di San Michele di Pagana non ottemperano alle disposizioni vigenti.

 Domenica, ore 14.30: in via Canevari i poliziotti  fermano 7 cittadini romeni di età compresa tra i 47 ed i 21 anni, tutti assembrati a consumare alcolici. Interrogati sul motivo del loro comportamento irresponsabile, hanno esternato il totale disinteresse all’emergenza sanitaria. Tutti denunciati in concorso.

 

Domenica, ore 18.40: Un 25enne marocchino ai poliziotti del Commissariato Cornigliano dice che è in giro, appoggiato ad un muretto nel centro di Largo Gozzano perché “si scoccia di stare a casa”: denunciato.