Genova – L’allenatore della nazionale italiana pubblica sui social una vignetta negazionista e divampa la polemica con la richiesta delle dimissioni immediate per la gravità del gesto compiuto.
Potrebbe costare molto cara la “trovata” dell’allenatore della nazionale Roberto Mancini che ha diffuso sui social la vignetta che vede una persona che va a trovare un malato in ospedale e gli chiede: come ti sei ammalato? Ricevendo in risposta un “guardando troppi TG”.
Un insulto all’Informazione italiana e una battuta piuttosto squallida oltre ad essere priva di fondamenta scientifiche e che getta discredito sulle decine di migliaia di morti di coronavirus che, di certo, non hanno guardato troppa TV.
L’allenatore della nazionale si è poi scusato ma ormai la frittata era fatta e il post resta in bella mostra sulle pagine delle tante persone che hanno commentato più o meno garbatamente lo scivolone di Mancini.
Un comportamento inaccettabile per un rappresentante dei colori nazionali e per un personaggio pubblico con un forte ascendente sul pubblico più o meno adulto ed in grado di comprendere la differenza tra una squallida battuta e un messaggio negazionista.
L’epidemia di coronavirus-covid 19 è una tragica realtà e 35mila morti sono un bilancio sufficientemente grave da far rispettare anche a chi crede di avere la possibilità di ironizzare su una situazione gravissima.